La Catalogna è un paese da gustare. I prodotti della sua terra sono il riflesso di una geografia variegata, degli sforzi di agricoltori, allevatori e pescatori, dell’impegno dei viticoltori. In questo viaggio on the road attraverso la gastronomia della Catalogna, incontriamo prodotti unici, sapori popolari e cucina d’avanguardia, mercati vivaci e festival gastronomici. Cantine, frantoi e mulini aprono le loro porte lungo gli itinerari del vino e dell’olio; frutteti e fattorie invitano a partecipare alle loro attività quotidiane. Tutti, dai grandi produttori e dagli chef di fama mondiale fino ai piccoli artigiani, lavorano nel rispetto della natura, della conservazione del territorio e della tutela della biodiversità. Un percorso per il quale non serve una mappa, basta lasciarsi guidare dagli aromi e assaporare ogni chilometro percorso.

Da tempi immemorabili, l’olio è l’essenza della gastronomia catalana: in Catalogna ci sono ulivi più che millenari che producono ancora olio. Negli ultimi anni, la cultura dell’olio ha seguito le orme del mondo del vino, con un chiaro impegno verso l’alta qualità e processi più rispettosi dell’ambiente. L’eccellenza delle cinque denominazioni di origine protetta dell’olio extravergine di oliva in Catalogna – Baix Ebre-Montsià, Empordà, Les Garrigues, Siurana e Terra Alta – non dipende più solo dalla arbequina: becaruda, vera, palomar, morruda o farga sono alcune delle varietà che hanno contribuito alla rinascita del settore e con le quali possiamo percorrere la geografia catalana, dall’alta montagna all’oliveto di fronte al mare; dall’asprezza del Baix Ebre, El Montsià e La Terra Alta alla rigogliosità di Les Garrigues e alla bellezza di L’Urgell; dalle terrazze recuperate di El Montseny ai toni epici della valle del Cardener; dalla ridotta contadina del Vallès alle pendici di Collserola e ai margini del Priorat. A questo nuovo slancio si è aggiunta un’offerta attraente e ampia di oleoturismo che, oltre a permettere di scoprire il simbolismo legato all’olivo nel mondo classico, insegna ai visitatori come riconoscere le caratteristiche delle differenti varietà e offre l’opportunità di visitare castelli medievali circondati da olivi, di andare in bicicletta nei campi, di rilassarsi con una seduta di oleoterapia o di contemplare le stelle sotto questi alberi venerandi.

Da tempi immemorabili, l’olio è l’essenza della gastronomia catalana: in Catalogna ci sono ulivi più che millenari che producono ancora olio. Negli ultimi anni, la cultura dell’olio ha seguito le orme del mondo del vino, con un chiaro impegno verso l’alta qualità e processi più rispettosi dell’ambiente. L’eccellenza delle cinque denominazioni di origine protetta dell’olio extravergine di oliva in Catalogna – Baix Ebre-Montsià, Empordà, Les Garrigues, Siurana e Terra Alta – non dipende più solo dalla arbequina: becaruda, vera, palomar, morruda o farga sono alcune delle varietà che hanno contribuito alla rinascita del settore e con le quali possiamo percorrere la geografia catalana, dall’alta montagna all’oliveto di fronte al mare; dall’asprezza del Baix Ebre, El Montsià e La Terra Alta alla rigogliosità di Les Garrigues e alla bellezza di L’Urgell; dalle terrazze recuperate di El Montseny ai toni epici della valle del Cardener; dalla ridotta contadina del Vallès alle pendici di Collserola e ai margini del Priorat. A questo nuovo slancio si è aggiunta un’offerta attraente e ampia di oleoturismo che, oltre a permettere di scoprire il simbolismo legato all’olivo nel mondo classico, insegna ai visitatori come riconoscere le caratteristiche delle differenti varietà e offre l’opportunità di visitare castelli medievali circondati da olivi, di andare in bicicletta nei campi, di rilassarsi con una seduta di oleoterapia o di contemplare le stelle sotto questi alberi venerandi.