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Tarragona romana
Viaggeremo nel tempo fino all'epoca romana a Tarragona e visiteremo il sito archeologico di Tarraco: l'anfiteatro di fronte al Mediterraneo, il circo e le mura ci riportano ai giorni in cui l'imperatore camminava per le vie della città. La città, Sito Patrimonio dell'Umanità, ospita l'annuale Festival Tarraco Viva, un importante raduno dedicato alla condivisione della storia e alla rievocazione del mondo classico.
Alba a Tarraco
Contempliamo il sorgere del sole a Tarragona, città Patrimonio dell'Umanità, dalla ringhiera in ferro battuto nota come Balcone del Mediterraneo: una di quelle albe perfette, con il sole che spunta dall'orizzonte sul mare, a cui i Romani amavano assistere dalle tribune dell'anfiteatro qui accanto; la stessa luce calda che ispirava il poeta Publio Annio Floro a descrivere Tarraco come la “città dell’eterna primavera”. La nostra guida ci spiega che la pietra della cava di Mèdol, alla periferia della città, veniva utilizzata per costruire edifici come il circo, il pretorio e le mura che stiamo al momento visitando.
Il monastero di Poblet
Uno dei tratti della Via Cistercense, un itinerario che collega i monasteri di Santes Creus, Poblet e Vallbona de les Monges, conduce da Montblanc a Poblet. Trovandoci a soli dieci chilometri, abbiamo deciso di fare una camminata per godere del paesaggio dei Monti di Prades. Una volta raggiunto il monastero cistercense di Poblet, Patrimonio dell'Umanità, uno dei monaci ci dice che il paesaggio, oltre al suo silenzio, brilla davvero in autunno, quando la terra offre il meglio in quanto a patate, castagne e funghi.
Shopping a Olot
Ci ritroviamo tutti a Olot. Un tour guidato del mercato secolare del centro città e dei negozi ci aiuta a familiarizzare con le famose delizie della comarca: fagioli che compriamo sfusi, salsicce, cioccolata e ratafía, uno dei liquori catalani più amati. Facciamo in modo che l’ora del pranzo coincida con una visita a Santa Pau per assaggiare i più famosi mongetes o fesols (fagioli bianchi) della Catalogna. Se si aspira a un maggiore contatto con la natura, una buona opzione è una passeggiata nella Fageda d'en Jordà, una foresta di faggi cresciuta sui campi di roccia lavica del vulcano Croscat che può essere attraversata a piedi o in carrozza a cavalli. A questa splendida ambientazione Joan Maragall ha dedicato una poesia: Li agafa un dolj oblit de tot lo Món, en el silenci d'aquell lloc profond (Vi assale un dolce oblio del mondo intero, nel silenzio di quel profondo luogo).
Le delizie del Maresme
La giornata inizia nel Maresme praticando yoga tra le vigne. Percorriamo l’Itinerario del Vino D.O. Alella, una terra che genera vini accarezzati dalla brezza marina. In questa regione, dove si produce la D.O.P. Mongetes del Ganxet, si coltivano alimenti molto apprezzati nell’alta cucina, come i piselli del Maresme o le fragole, alla cui raccolta possiamo partecipare quando sono di stagione. Ci rechiamo a Mataró per acquistare alcune scatole di neules, le tradizionali cialde natalizie che qui vengono prodotte secondo antiche ricette.
Terre cistercensi
Inizio la mattina sulle rive del fiume Gaià, al portone di Santes Creus, uno dei più grandi monasteri catalani. A differenza degli altri due monasteri sulla via Cistercense, ora di nuovo abitati, Santes Creus fu abbandonato dopo la confisca di Mendizábal. Fu il luogo di sepoltura scelto da due re catalani, e all'interno si possono vedere gli impressionanti sepolcri reali, oltre a una notevole serie di vetrate colorate.
Nel vicino paese di Cabra del Camp, mi dedico a un po’ di camminata nordica guidata attraverso vigneti e campi di grano. La leggera brezza che fa ondeggiare le colture e la piacevole temperatura mi invitano all'introspezione: un momento intimo che mi connette alle gioie del paesaggio mediterraneo. L'attività termina con la degustazione di un vino DO Tarragona e di olio d'oliva DOP Siurana.
Laboratorio di cucina
In uno degli edifici modernisti di Passeig de Gràcia, parteciperemo a un workshop di cucina e impareremo a preparare due dei piatti tradizionali della Catalogna: l’esqueixada, un'insalata preparata con vari ingredienti, tra cui merluzzo e pomodoro, e la crema catalana, un delizioso dessert. Ammireremo il tramonto a bordo di un catamarano. Mentre sei a bordo non puoi fare a meno di essere tentato di goderti una nuotata rilassante nelle calde e tranquille acque del Mediterraneo, con viste mozzafiato che si estendono dal lungomare di Barcellona allo sfondo della montagna di Collserola.
Olio biologico
Salumi, formaggi artigianali, pane con pomodoro e olio EVO e mandorle tostate costituiscono la nostra colazione alla Vinya dels Artistes, a La Pobla de Cérvoles, su un tavolo da cui si possono ammirare sculture e installazioni artistiche integrate nel paesaggio. Siamo nelle terre dell’Itinerario del Vino di Lleida e della D.O. Costers del Segre, nonché degli oli della D.O.P. Les Garrigues; quindi, visitiamo il museo e centro di cultura dell’Olio catalano di La Granadella, situato nelle strutture di un mulino del 1920.
Arrivo a Lleida
Nel laghetto di Ivars i Vila-sana abbiamo prenotato una delle attività speciali che vengono proposte, per identificare diverse specie di uccelli. Camminando lungo il perimetro dell’acquifero, su un sentiero lungo poco più di due chilometri e mezzo, vediamo uno spazio che un tempo era prosciugato e ora è di vitale importanza per gli uccelli. Arriviamo a Lleida quando il pomeriggio inizia a declinare, giusto in tempo per un tour della Seu Vella (Cattedrale Vecchia) e del Castello del Re – La Suda. Per cena, optiamo per il modo più tradizionale di mangiare le famose lumache di Lleida: arrostite "a la llauna", su una piastra di metallo con manici collocata direttamente sulla brace.
Un bellissimo risveglio
A Montserrat ho dormito davvero bene. All'inizio della mattinata faccio un rapido giro nel parco naturale di Montserrat, lungo sentieri che favoriscono tranquille passeggiate e meditazione, mentre i primi raggi del sole dipingono di rosso i picchi delle rocce più iconiche, come il Cavall Bernat, il Serrat del Moro e La Palomera. Se la visita coincide con il programma dei concerti dell’Escolania, una delle più antiche scuole di musica d'Europa, vale la pena entrare nella basilica per ascoltare il Virolai, un canto conosciuto anche come Rosa d'abril e dedicato a La Moreneta.
Sapore di mare
Ci spostiamo a Reus, dove la tradizione del vermut è praticamente una religione. L’Itinerario del Vermut ci porta prima in un museo che ospita una collezione di oggetti utilizzati nella produzione del celebre vino aromatizzato e poi in un’antica fabbrica. Concludiamo il percorso degustando un vermut e delle nocciole della D.O.P. Reus ammirando la Casa Navàs, uno dei gioielli del modernismo catalano. La città è una delle tappe della Ciclovia turistica dell’olio, che attraversa i paesi produttori di olio EVO della D.O.P. Siurana, della varietà arbequina, uno degli oli più apprezzati al mondo. Trascorriamo il pomeriggio osservando l’arrivo dei pescherecci al porto di Cambrils. Gli aromi provenienti dalle cucine dei ristoranti vicini ci invitano a gustare la gastronomia di mare della capitale culinaria della Costa Daurada.
Vallbona de les Monges
Non avremo molta più compagnia alla prossima fermata: solo le poche monache che ancora abitano il monastero di Vallbona de les Monges. Ci spiegano, durante la visita, che il fatto che di essere circondato dal centro abitato, a differenza degli altri due con cui condivide la Via Cistercense, è l’esito dei compromessi che la badessa dovette fare per adeguarsi al divieto imposto dal Concilio di Trento di costruire monasteri femminili in luoghi isolati. Dopo avere visitato gli spazi principali, come il chiostro e il negozio di souvenir nel quale le monache vendono riproduzioni di antiche ceramiche del monastero, seguiamo il percorso verso lo stagno di Ivars i Vila-sana passando per Belianes, Arbeca e Les Borges Blanques, dove si producono gli eccellenti oli di oliva della D.O.P Les Garrigues.
Seguendo le orme di Picasso
Faccio un piccolo salto nel tempo nella Barcellona bohémien della fine del XIX e dell'inizio del XX secolo, la città che vedeva il giovane Picasso vagare per le sue vie. Passeggio accanto a luoghi importanti della vita del pittore, come la sua scuola nel carrer Avinyó e la birreria in cui tenne la sua prima esposizione personale. Il lavoro dell'artista mi ha messo appetito: approfittando del fatto che il percorso termina al museo Picasso, nel quartiere Born, continuo con un tour gastronomico tra le iconiche taverne del quartiere. Un'ottima opzione per continuare il pomeriggio è passeggiare tra i negozi, alcuni dei quali con secoli di storia, che vendono oggetti fatti a mano come gioielli, moda, cosmetici, artigianato, e anche torrone.
Verso la costa
Oggi scendiamo dai monti attraversando la parte orientale del Vallès fino alle spiagge sabbiose della costa del Maresme. Protesi verso il mare, dal faro di Calella vediamo una parte di quella costa che andremo a percorrere oggi. Iniziamo da uno dei due borghi marinari della comarca, Sant Pol de Mar, camminando per le sue vie fino alla spiaggia urbana di Les Escaletes, dove ci sediamo sulla sabbia e lasciamo scorrere il tempo contemplando placidamente le onde.
Cucina catalana
Continuiamo con un laboratorio per imparare la tecnica del trencadís, una delle peculiarità ornamentali del modernismo. Con utensili di base, frammenti di ceramica e vetro, partiamo da lì con il nostro pezzo e grandi idee per riciclare vecchi materiali da costruzione. In un altro edificio modernista sul Passeig de Gràcia, partecipiamo a un laboratorio di cucina per imparare a preparare piatti come l’esqueixada, un'insalata tradizionale con merluzzo e pomodoro, e una deliziosa crema catalana con il suo rivestimento di zucchero caramellato.
Una passeggiata letteraria
Dopo aver provato i piatti che abbiamo preparato, è ora di fare una bella passeggiata. Optiamo per un percorso letterario e ci viene offerta la possibilità di visitare le ambientazioni di L’ombra del vento o La Cattedrale del Mare. Scegliamo la seconda opzione per poter visitare la basilica di Santa María del Mar nel Quartiere del Born, e poi proseguire per le vie di questo vivace quartiere, dove non mancano le opportunità per gustare tapas con un bicchiere di vino.
Cattedrali del vino
Seguiamo ora l’Itinerario del Vino della D.O. Terra Alta. Questa regione ospita la più grande produzione di garnatxa blanca del mondo. Per scoprire molte delle storie che si celano dietro quest’uva dal marcato carattere mediterraneo, entriamo nelle cattedrali del vino di Gandesa e El Pinell de Brai, le due più impressionanti cantine moderniste della Catalogna. Passando per La Ribera d’Ebre, ci ripromettiamo di tornare durante il periodo di fioritura, tra febbraio e aprile, quando i mandorli, i peschi e i ciliegi riempiono i campi di tonalità bianche e rosa.
Una colazione eccellente
La giornata inizia a Montblanc con una ricca colazione servita in una cantina.
Con pa amb tomàquet (pane e pomodoro) olio extra vergine d'oliva, salsiccia botifarra bianca e nera, salsiccia llonganissa essiccata, formaggi, olive, noci e un po' di vino si va sul sicuro per iniziare bene la giornata. Montblanc è una città con un importante complesso fortificato del quale possiamo ancora vedere torri e varchi in buone condizioni. Ogni anno ad aprile, la Leggenda di Sant Jordi viene rievocata nell’ambito degli eventi della Settimana Medievale.
La Via Verde
Da Horta de Sant Joan si entra nella Via Verde della Val de Zafán, una pista ciclabile molto pianeggiante che ci porta fino a Sant Carles de la Ràpita sul percorso originale, o fino al delta se ci ricolleghiamo alla GR-99 a Tortosa. Questa versione del percorso ci offre la possibilità di godere del paesaggio mutevole delle Terres de l’Ebre, dalla catena montuosa del Parco naturale di Els Ports a nord, passando per le rive del fiume Canaletes e per i suoi spettacolari viadotti, fino alle pianure del delta e alla costa. La facilità con cui le biciclette noleggiate possono essere ritirate in un punto concordato ci fa decidere di pedalare lungo uno dei sentieri della Greenway, verso Bot. Quando arriveremo in questo paesino ci fermeremo in un vecchio automotore su rotaia di costruzione tedesca trasformato in bar.
Dormire sotto le stelle
Ci dirigeremo verso la vicina Banyoles, dove sono disponibili varie opzioni di campeggio intorno al lago. Optiamo per il glamping. Dormiamo in bolle trasparenti nel cuore della natura che ci permettono di contemplare il cielo stellato dai nostri letti.
Barcellona modernista
Non tutti i giorni abbiamo il privilegio di svegliarci in un hotel modernista, e l'incanto delle suggestive forme del modernismo ci spinge a continuare a dedicare la mattinata a questo stile di architettura. Il Percorso modernista di Barcellona copre fino a 120 edifici di questo bellissimo movimento artistico, comprendendo opere di architetti dell’importanza di Gaudí e Domènech i Montaner. Abbiamo scelto di fare una visita guidata ad alcuni degli edifici più suggestivi del Patrimonio Mondiale UNESCO di Barcellona, come la Casa Batlló, La Pedrera, la Casa Vicens, il Recinte Modernista Sant Pau e il Palau de la Música Catalana, per imparare qualcosa sulle origini di questo movimento artistico, sulla sua importanza per la città e per cogliere importanti dettagli delle facciate.
La strada verso La Garrotxa
Per gli amanti del golf, c'è la possibilità di visitare il PGA Catalunya Resort, con un campo da golf immerso in uno splendido paesaggio, ma scegliamo di procedere lungo le strade che ci conducono a La Garrotxa, nel sud, una comarca caratterizzata dai suoi vulcani e dai paesaggi ricoperti di lava. Trascorriamo il pomeriggio agli Hostalets d'en Bas, uno dei bei villaggi della Vall d'En Bas. Questa municipalità, che comprende diversi paesini, è la culla del fiume Fluvià, del quale abbiamo attraversato la foce quando siamo passati per la Baia di Roses.
Vermouth a Reus
Ci dirigeremo verso la vicina cittadina di Reus, luogo di nascita di Gaudí, per arrivare giusto in tempo per un tradizionale vermouth. Ci viene raccontata la storia di questa bevanda fermentata, rievocando i giorni in cui veniva esportata in mezzo mondo e Reus era, con Parigi e Londra, una delle tre città che stabilivano il prezzo degli alcolici. I principali produttori offrono visite guidate, alcune delle quali teatralizzate, e degustazioni di prodotti. I tempi di opulenza che il Vermouth portò alla città fecero sì che importanti architetti modernisti ricevessero numerose commissioni. L’Itinerario Modernista copre 26 edifici principali, tra cui la Casa Navàs, la Casa Rull, la Casa Gasull e l'Istituto Pere Mata, opere di Lluís Domènech i Montaner, e la Casa Anguera di Pere Caselles.
La tradizione del Vermouth
La nostra storia d’amore con il modernismo continuerà a Reus, città natale di Gaudí. Nondimeno, è Lluís Domènech i Montaner l’architetto a cui dobbiamo i migliori edifici della città, come la Casa Rull, la Casa Gasull, la Casa Navàs e l'Institut Pere Mata con il suo spettacolare Padiglione 6, noto anche come Padiglione "Els Distingits". La visita terminerà al centro Gaudí, un centro di interpretazione nel quale vedremo come Gaudí organizzasse spazi sulla base di elementi quali acqua, luce e aria. Molti di questi edifici modernisti sono stati eretti grazie agli introiti delle esportazioni di vermouth. Reus ha mantenuto una grande tradizione del vermouth come aperitivo. Visiteremo un'ex fabbrica per degustare questa bevanda fermentata e conoscerne la storia.
Nuotando con i tonni
La prima tappa della giornata è a L'Ametlla de Mar. Il suo fascino marinaro ben conservato può essere ammirato in una tranquilla passeggiata attraverso il vivace porto e le sue intime e variegate insenature: urbane, di sabbia bianca, rocciose, ciottolose o adiacenti a macchie di vegetazione lussureggianti. Ma oggi siamo pronti per l'avventura, e indossiamo una muta per darci a un'attività avvincente: nuotare tra enormi esemplari di tonno pinna blu del Mediterraneo. Arriviamo alle piscine dopo un breve viaggio dalla costa, durante il quale ci vengono date le istruzioni di base. È un'esperienza da togliere il fiato vedere i tonni risalire dalle profondità e nuotarci intorno. L'attività si conclude con una degustazione di questo pesce assai pregiato, già utilizzato come fonte di proteine dai legionari romani.
Lungo la Via Cistercense
La tappa successiva è Siurana, dove ascolteremo una storia di saraceni, guerrieri e principesse passeggiando in questo minuscolo paesino arroccato su una rupe con viste sulla palude omonima. Il villaggio è circondato da montagne di roccia calcarea rossastra, con alcune delle vie di arrampicata più famose al mondo. Guideremo lungo le strade che attraversano il paesaggio dei Monti Prades fino a Poblet, uno dei tre monasteri lungo la via Cistercense ancora oggi abitati da monaci. Il monastero è un Sito Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO e una delle abbazie cistercensi più complete al mondo. A breve distanza in auto da Poblet si trova Montblanc, dove vale la pena visitare il centro fortificato della città, soprattutto durante la festa di Sant Jordi. L'ultima tappa della giornata sarà a Valls, città di castells, enormi torri umane che raggiungono dieci piani di altezza, e calçots, una varietà di cipollotti primaverili che riuniscono familiari e amici intorno alla tavola in festose calçotades, tra novembre e aprile.
Escursioni ad Aigüestortes
Area naturale e montana ufficiale per la famiglia, la Vall de Boí è un paradiso per gli escursionisti con sentieri adatti a tutti i livelli: da quelli adatti anche ai bambini a quelli per escursionisti esperti. Abbiamo scelto di salire a Planell d'Aigüestortes da Boí in taxi 4×4, e da qui inizieremo un’escursione agevole che ci porterà fino a Estany Llong. Il sentiero per il colle Rus è il percorso storicamente utilizzato dai valligiani per raggiungere Barcellona, prima che venissero realizzate le strade asfaltate. Lo stesso tracciato, anche se in senso opposto e a dorso d’asino, veniva percorso spesso dalla borghesia catalana cittadina per recarsi alle sorgenti termali di Caldes de Boí. La camminata ci ha messo appetito, e per fortuna la Vall de Boí è un posto ideale per provare la generosa cucina dei Pirenei: nei ristoranti locali si servono funghi, formaggio di malga e carne cucinata a la llosa.
Una passeggiata nell’Eixample
Esco di buon mattino per passeggiare sul lungomare della città e godermi ancora una volta il sorgere del sole. Per comprendere un po’ meglio la pianificazione urbana di Barcellona, possiamo fare un tour privato con un architetto attraverso l'Eixample, l'espansione urbanistica che collegava la città vecchia con la Vila de Gràcia, formando un motivo a scacchi che pare essere disegnato con un righello. Il quartiere è sede di gran parte degli edifici patrimonio della città, tra cui importanti opere moderniste come la Casa de les Punxes, la Pedrera, la Casa Ametller e soprattutto la Casa Batlló.
Terre cistercensi
Attraversiamo le montagne di Prades, terra di funghi e delle ottime patate di Prades, per raggiungere Valls e assaggiare uno dei prodotti più famosi della gastronomia catalana: il calçot di Valls. L’ultima domenica di gennaio la città celebra la popolare Festa della Calçotada. Proseguiamo verso le mura di Montblanc per conoscerle dall’interno, in una visita ai sette piani di una delle torri coronata da una degustazione di vini con vista sui paesaggi dell’Itinerario del Trepat, una varietà di uva autoctona della D.O. Conca de Barberà. Il museo della Terra a L’Espluga de Francolí ci racconta la vita rurale e il lavoro nei campi dei nostri nonni. Usciamo dalla visita in preda a una certa commozione. La giornata si conclude nei pressi del monastero di Poblet con un menu degustazione di tartufi di La Conca e abbinamenti di vini.
Una passeggiata attraverso Tortosa
L'area circostante il Delta dell’Ebro ha altre interessanti visite da offrire. Questo è un territorio con esempi molto antichi di presenza umana, tra cui pitture rupestri facenti parte del Patrimonio Mondiale del Mediterraneo e ulivi millenari, nella zona compresa tra Ulldecona e La Sénia. In prossimità del mare, Sant Carles de la Ràpita offre una vasta gamma di sport acquatici e le spiagge naturali del delta sono un invito al riposo e al relax. Tuttavia, decidiamo di seguire la strada per la monumentale Tortosa; il castello, la cattedrale e i resti del Quartiere Ebraico le meritano certamente questa designazione. Al Mercato Municipale modernista sono disponibili per l'acquisto prodotti tipici della zona e bar nei quali è possibile farne una degustazione. Ce ne andiamo con un bel sacchetto di tradizionali paste Cabell d'àngel.
Verso Montblanc
Il percorso prosegue per Montblanc passando per Prades. Circondata da un prezioso ambiente naturale, la città è conosciuta anche come Villa Roja per il caratteristico colore di pietra rossa di molti dei suoi edifici. Con una breve deviazione, a soli sette chilometri da Prades, possiamo visitare Capafonts, con la possibilità di trascorrere qualche ora con i pastori per imparare come si fa il formaggio.
Birdwatching
Ci sono molte opzioni e attività per imparare a conoscere il delta, andare in barca sul fiume o sul mare, pedalare su tranquille strade di campagna o imparare qualcosa sulla coltivazione del riso. Abbiamo deciso di avvicinarci alla fauna selvatica di questo spazio naturale unico, il che significa che ci alzeremo all'alba perché abbiamo programmato un'uscita di bird watching nel Delta dell'Ebro, e gli uccelli sono notoriamente molto più attivi nelle prime ore del giorno. Con l'aiuto di un binocolo e di un telescopio, che ci è stato fornito dalla nostra guida naturalista, osserviamo specie come il falco di palude, il mignattaio, lo svasso, lo svasso piccolo e uno stormo di colorati fenicotteri. Per comprendere meglio il delta e la fragilità di questo prezioso spazio naturale che è stato dichiarato Riserva della Biosfera - più di 300 specie di uccelli vi nidificano o lo attraversano - entriamo nel MonNatura Delta, centro di interpretazione incentrato sulla natura, sui modi di vivere tradizionali e sulle risorse.
L’ispirazione di Bécquer
Oggi ci dirigiamo rapidamente verso la comarca di La Cerdanya, che comprende 17 comuni situati a oltre mille metri sul livello del mare. Ci fermiamo per la colazione a Bellver de Cerdanya, che prima di essere un borgo era uno dei castelli facenti parte della linea di fortificazioni che controllavano i movimenti tra le contee di Conflent e Urgell. Il pane fresco con burro e marmellata fatta in casa ci dà l'energia di cui abbiamo bisogno per esplorare il centro medievale del borgo (dove Gustavo Adolfo Bécquer scrisse La Croce del Diavolo e altre leggende) e per raggiungere a piedi la vicina chiesa di Santa María de Talló, uno dei punti più importanti del Cammino di Santiago in Catalogna.
Le mele di Girona
Trovandoci nelle terre delle Mele di Girona (IGP), proseguiamo per Palau Sator per visitare un negozio di sidro dove acquistiamo vari prodotti a base di mela. Non solo il prodotto più ovvio, ossia il sidro, ma anche succhi, marmellate e aceto. L’itinerario si avvicina alla costa fino alle insenature di Begur. Nessuno ha saputo rendere le campagne dell’Empordà meglio dello scrittore Josep Pla. Se siamo interessati alla sua produzione letteraria e ai paesaggi in essa descritti, dovremmo puntare su Palafrugell, dove si trova la Fondazione Josep Pla, e su Calella de Palafrugell, così da esplorare i paesaggi d'infanzia dello scrittore quando trascorreva le sue estati nella casa di famiglia sulla Spiaggia di Canadell.
Musei a Barcellona
Trascorreremo le ore successive fermandoci a visitare uno dei migliori spazi espositivi di Barcellona, la Fondazione Miró. Creata sulla base della collezione privata del pittore, la Fondazione è stata poi integrata da opere di artisti contemporanei. Un'altra opzione interessante è il Museu Nacional d'Art de Catalunya (MNAC), che presenta oltre mille anni di storia dell'arte grazie a una delle migliori collezioni al mondo di arte romanica. Abbiamo deciso di congedarci da Barcellona allo stesso modo di come abbiamo iniziato il nostro viaggio, ossia dall'alto. Dalla cabina della funivia del Montjuic godremo di viste mozzafiato della città. Scenderemo sul Mirador, passando attraverso aree verdi frondose da cui potremo ammirare il tramonto e osservare gli edifici iconici di questa città mediterranea.
Val d’Aran
Passeremo da una valle all’altra lungo il nostro percorso nel cuore dei Pirenei verso la Val d'Aran. Un terzo del suo territorio si trova a un’altitudine superiore ai 2000 metri e la sua esposizione atlantica influenza la composizione delle foreste e della fauna pirenaica. I suoi villaggi, con case in pietra a ridosso di una chiesa, sono il punto di partenza per escursioni alla scoperta di gole, ruscelli e verdi prati. Il territorio impervio della Val d'Aran ha sempre mantenuto i suoi abitanti relativamente isolati, il che ha accentuato caratteristiche sociali e culturali peculiari che ancora oggi si conservano. Questi includono una cucina abbondante, la loro lingua madre - l’aranese - e l'architettura romanica che qui è così particolare. Non è facile dire quale sia la più bella tra le oltre trenta chiese della zona, ma spiccano l'intimità di Era Mair de Diu dera Purificacion, a Bossòst, e la dolcezza di Santa Eulària d'Unha, entrambe erette nel XII secolo.
Montserrat e La Moreneta
Montserrat è la montagna più iconica della Catalogna. Ci dirigeremo lì, lasciando l’automobile nel parcheggio designato e salendo a Montserrat con l’Aeri, una funivia con vista sulla Valle di Llobregat che ci avvicina a questo vertiginoso paesaggio creato milioni di anni fa, con forme che non si trovano in nessun altro posto al mondo, e a un affascinante monastero. Nel Parco Naturale di Montserrat si possono fare numerose escursioni lungo diversi percorsi. Dopo aver reso omaggio a La Moreneta, Vergine di Montserrat e Patrona della Catalogna, partiamo per una breve camminata lungo uno dei sentieri del parco, che si affaccia su rocce iconiche come il Cavall Bernat.
Costa Daurada
Trascorreremo il tardo pomeriggio sulle splendide spiagge della Costa Daurada, seguendo il Camí de Ronda che va da Tarragona al castello di Tamarit. Il sentiero passa per spiagge, piccole insenature e per il Parco Forestale di La Marquesa, l'unica area naturale vergine di questa parte della costa catalana. Cambrils, importante destinazione gastronomica sulla Costa Daurada, è una buona scelta se si vuole assaporare la cucina tradizionale di pesce. Per un'esperienza divertente con tutta la famiglia, PortAventura World offre emozionanti attrazioni per tutte le età.
Il suono della musica
Seguendo la strada che costeggia il bacino idrico di Foix mi trovo ad attraversare un’altra provincia, quella di Tarragona, ma sempre rimanendo nel territorio del Penedès D.O. Arrivo a Sant Salvador, uno dei distretti marittimi di El Vendrell, sede di quella che un tempo era la dimora estiva del violoncellista Pau Casals e oggi è un museo. Attraverso i suoi oggetti personali, vivo la vita di questo musicista iconico e il suo ambiente creativo. Pau Casals sosteneva che questa casa rappresentava l'espressione e la sintesi della sua vita di catalano e di artista. Penso all'emozione che il musicista doveva provare - forse simile a quella che provo io ora - ogni volta che tornava da un viaggio e correva per raggiungere il mare.
In bicicletta
La terrazza dell'hotel, dove mi viene servita la colazione, offre una vista a 360 gradi di Barcellona, dalla città costiera alle montagne. Ho la spiaggia ai miei piedi, con la Sagrada Familia sullo sfondo accanto agli edifici moderni del Villaggio Olimpico e alla Torre Glòries, icone architettoniche dello skyline della capitale catalana. Il cielo è limpido, così come lo è per più di 300 giorni all'anno; un invito a pedalare per le strade della città. Il percorso scelto mi consente di pedalare su un'insolita bicicletta di bambù passando davanti a diversi eccellenti graffiti e murales.
La cucina di Terres de l’Ebre
Partiremo presto da Tarragona per raggiungere le Terres de l'Ebre. La nostra giornata inizia con una visita a L'Ametlla de Mar, una località con alcune delle migliori e più variegate insenature sulla costa della Catalogna, inserita nell’elenco ufficiale dei Quartieri e Villaggi Marinari. Al porto, che conserva ancora il fascino di un antico borgo marinaro, saliremo a bordo di una barca e indosseremo le mute per nuotare con i tonni pinne blu del Mediterraneo, enormi creature di oltre duecento chilogrammi. La gastronomia è una delle principali attrattive delle Terres de l'Ebre. Un'ottima alternativa al nuoto con i tonni è proseguire per L’Ampolla per esplorare la Baia di Fangar, attività che include una visita agli allevamenti di mitili in cui si producono ostriche pregiate e cozze. Un prodotto fresco che si può degustare sul posto con un bicchiere di Cava.
I vigneti del Priorat
Siamo entrati nella comarca di Priorat, sede dei famosi vini della D.O. Montsant e della D.O.Q. Priorat, percorrendo una strada con vista sul Montsant. La prima luce del giorno tinge di rosso la cresta del massiccio roccioso. Al Priorat, molte sono le attività a disposizione per scoprire il mondo appassionante del vino e della sua produzione. Abbiamo deciso di iniziare dal lato storico e di fermarci alla cooperativa Falset-Marçà, un'altra cantina modernista. Mentre aspettiamo che la guida dia inizio alla visita, Blai, un lavoratore, si presenta e ci offre una spiegazione divertente del processo di vinificazione. Da Falset imbocchiamo una delle strade più spettacolari nei distretti della Costa Daurada con vista sulle terrazze dei vigneti del Priorat e sui villaggi di Gratallops, La Vilella Alta e La Vilella Baixa, tra gli altri. Ci riserviamo per un’altra occasione alcuni villaggi che meritano una visita a parte e richiederebbero una breve deviazione, come Porrera, Torroja del Priorat o Cabacés.
Arte a Figueres
Sentiamo le campane della chiesa di Sant Pere de Figueres, uno degli spazi della vita di Dalí, quel genio dagli incredibili baffi. Passeremo la mattinata ripercorrendo i punti salienti della traiettoria del pittore surrealista: il Triangolo di Dalí, costituito dalla sua città natale, la casa di Port Lligat e il Castell de Púbol, compiendo alcune soste lungo il tragitto. Al Teatro-Museo Dalí ci lasciamo affascinare dagli innumerevoli dettagli nascosti nelle illusioni ottiche dell'artista. Al Museu del Joguet (Museo del Giocattolo) vediamo una mostra sui suoi anni di infanzia e nella Collezione di gioielli Dalí passiamo in rassegna una bellissima collezione dei suoi bozzetti di gioielli. Un'altra interessante visita pure legata all'arte, in particolare locale e contemporanea, è quella al Museu de l'Empordà.
Ritorno al mare
Belle strade di campagna circondate da vigneti mi conducono a Montferri. Qui si trova un santuario opera da Josep Maria Jujol, collaboratore di Gaudí. La base del santuario, una sorta di piccola “Sagrada Familia” è a forma di barca rivolta verso Montserrat, e si ispira in qualche modo alle sue formazioni rocciose. Mi avvicino nuovamente alla costa, passando per Altafulla, una cittadina con un grazioso centro storico, conosciuto come Vila Closa, e una zona balneare, Les Botigues, che conserva ancora il carattere marinaresco di un tempo. Quando arrivo a Tarragona, passeggio nel quartiere di Part Alta e raggiungo Casa Castellarnau, un prezioso esempio di architettura borghese incastonato tra le case nobiliari che troviamo in Via Cavallers.
Verso Montserrat
Il nostro viaggio prosegue verso nord, all’esplorazione del patrimonio industriale modernista di Terrassa, che comprende la Masia Freixa con i suoi archi a forma di parabola, e facciamo un tour dei giardini più belli della città e delle chiese visigote. Si tratta di un eccezionale sito del patrimonio europeo nel quale possiamo esplorare secoli di storia dell'arte.
La tappa successiva è Monistrol de Montserrat, dove prendo la cremagliera per salire in cima alla montagna di Montserrat. Si tratta di uno dei paesaggi più iconici e belli della Catalogna, ricco di potenti simbolismi grazie al suo monastero e santuario dedicato alla Vergine di Montserrat, la Santa Patrona della Catalogna, popolarmente conosciuta come La Moreneta. I boschi montani sono spettacolari, per cui decido di pernottare negli alloggi del monastero.
Enoturismo a nel Priorat
La regione del Priorat offre infinite proposte per scoprire i vini della D.O. Montsant e D.O.C. Priorat, alcune veramente originali come la visita a una cantina attraverso enigmi o la vendemmia all’antica, con la pigiatura dell’uva come si faceva tradizionalmente. Abbiamo prenotato una visita teatralizzata alla cooperativa di Falset, in cui un ipotetico lavoratore spiega in modo spiritoso il processo di vinificazione. I villaggi del Priorat, questa piccola regione di viticoltura eroica, sono collegati da alcune delle strade più belle della Catalogna che passano attraverso vigneti terrazzati. Una di queste ci porta alla certosa di Escaladei, abitata fino alla metà del XIX secolo; la presenza dei monaci nella zona è stata fondamentale per l’affermarsi della coltivazione della vite.
Salsicce di Vic
Proseguiremo per Vic e ci dirigeremo verso la Plaça Major, dove ogni martedì e sabato si tiene un vivace mercato. Entreremo in una stanza di essiccazione centenaria e impareremo a fare due delle famose salsicce del luogo, la llonganissa e il fuet. La tappa successiva lungo il tragitto è Sant Fruitós de Bages, dove avremo la possibilità di fare un’attività irripetibile: un salto con paracadute da 4.000 metri di altezza, con vista sui Pirenei e Montserrat durante la discesa. Per coloro che preferiscono tenere i piedi per terra, si consiglia una visita ai "tines” della Vall del Montcau, grandi costruzioni in pietra a secco in cui un tempo si produceva vino ai piedi del vigneto, oppure Sant Benet de Bages, un monastero medievale molto ben conservato, dove si potrà scoprire la storia di produzione vinicola del monastero e degustare i vini della DO Pla de Bages. Spostandoci verso sud, avremo la possibilità di visitare Mura, “Villaggio di Fascino” ufficiale, e il Parco naturale di Sant Llorenj del Munt i l'Obac, un paesaggio di roccia conglomerata caratterizzato da formazioni che ricordano quelle di Montserrat. Un altro modo interessante per arrivare a Barcellona da Vic è quello di passare per la Costa del Maresme e il Parco naturale del Montseny, una riserva naturale della biosfera inclusa nell’elenco del Patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO. Nel Maresme troveremo spiagge tranquille e sabbiose e cittadine con un eccellente patrimonio modernista.
Caviale aranese
La purezza dell’acqua derivante dal disgelo offre condizioni ottimali per l’allevamento degli storioni, da cui si estrae il caviale della Val d’Aran. Dopo aver visitato gli impianti di Les, ci rechiamo a Vielha per provare questa delicata prelibatezza. La località offre svariate opzioni gastronomiche, dalla cucina tradizionale aranese a quella internazionale e di mercato, sempre circondati da una natura spettacolare.
Alla ricerca di Picasso
Verso il termine della giornata ci troviamo nei pressi di Horta de Sant Joan, la città di cui Picasso si innamorò. "Tutto quello che so, l’ho imparato a Horta", avrebbe detto il pittore. Contemplando il tramonto sul Roques de Benet, una delle formazioni più famose di Els Ports (parco naturale ideale per escursioni), possiamo ben comprendere che cosa avesse indotto Picasso a fare questa affermazione.
Mató, e di nuovo per strada
Dopo aver visitato i negozi intorno alla piazza del santuario e aver comprato un po' di tradizionale mató, un formaggio fresco delizioso da gustare con il miele, scendo dalla montagna con l'Aeri, una funivia con vista sulla valle di Llobregat. Ora è il momento di tornare in macchina e attraversare il Parco naturale di Sant Llorenç del Munt i l’Obac. Anche se mi tenta la possibilità di dirigermi a Sant Fruitós de Bages per un salto con il paracadute in tandem con caduta libera da 4.000 metri di altezza, decido di rimandare per quando tornerò con amici e potrò condividere l'avventura.
Verso Garrotxa
La mattinata avrà inizio a Girona per scoprire le attrazioni del suo patrimonio culturale, il quartiere ebraico meglio conservato della Catalogna, le terme arabe, le case colorate sul fiume Onyar e la Cattedrale di Santa Maria, insieme a un tour guidato dei sapori della città: pasticcini xuixo, formaggi locali e gelati fatti da uno dei fratelli Roca. Per arrivare a Rupit, attraverseremo la parte sud del Parco naturale della Zona vulcanica di Garrotxa, un paesaggio eccezionale caratterizzato da vulcani, letti di lava, fitte foreste e piccoli centri abitati che offrono piacevoli opportunità per il turismo rurale. Una volta arrivati a Rupit, dopo un pranzo con piatti tipici della cucina montana tipica del Collsacabra, una cucina sostanziosa in cui non mancano mai le salsicce tradizionali di Osona e gli stufati, assumeremo una guida per farci raccontare la storia di questa città ai piedi di un'enorme roccia su cui un tempo si trovava un castello. Il villaggio è circondato da foreste e cascate dove avremo la possibilità di rilassarci nel cuore della natura.
Alzarsi in volo
La montagna di Montserrat è ancora più mozzafiato se vista da un elicottero. Una volta atterrati, con un’emozione che ci accompagnerà per il resto della giornata, assaggiamo il mató fatto in casa, delizioso con un po’ di miele, e un bicchiere di ratafia. Per conoscere meglio le erbe utilizzate per la preparazione di questa bevanda popolare, visitiamo un vivaio di piante autoctone nel Parco naturale di Sant Llorenç del Munt i l’Obac e passeggiamo nei dintorni.
Cap de Creus
Il nostro percorso ci porta a Figueres, la città natale di un genio. Pochi artisti sono stati affascinati dalla propria patria come lo era Salvador Dalí dall’Empordà. Visitiamo il Teatro-Museo Dalí, uno spazio che, secondo le stesse parole dell’artista, è “un oggetto assolutamente surreale”. Dopo aver ammirato alcune delle sue opere più belle e i suoi intriganti trompe-l'oeil, partiremo per il Parco naturale di Cap de Creus, un paesaggio panoramico modellato dalla fantasia del vento del nord nel quale è possibile praticare numerose attività: escursioni per osservare la natura e la fauna selvatica, degustazioni di vini al tramonto e uscite in kayak per esplorare il parco dall'acqua. Sceglieremo di percorrere un tratto del sentiero a ferro di cavallo che fa parte degli spettacolari Camins de Ronda della Costa Brava.
Geni modernisti
Barcellona è una città mediterranea, ricca di cultura, ottima cucina, commercio locale e una costa dove godersi sport acquatici e la spiaggia. Dalla terrazza del nostro hotel, mentre il sole inizia a brillare sul mare, vedremo illuminare gradualmente edifici iconici come la Sagrada Familia, una delle grandi strutture moderniste d'Europa e Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Barcellona è la città che conta il maggior numero di edifici di questo elenco esclusivo. L'influenza degli architetti modernisti ci porta in una visita guidata di alcune delle opere più famose sull’Itinerario Modernista di Gaudí e Domènech i Montaner. Scopriremo la storia e le caratteristiche uniche del Recinte Modernista de Sant Pau, della Casa Batlló, della Casa Milà e del Palau de la Música Catalana, per citarne alcuni.
L’essenza del Priorat
Terres de l'Ebre merita un altro viaggio, c'è ancora una lunga lista di cose da fare: veleggiare alla foce del fiume Ebre, ammirare la monumentalità di Tortosa, contemplare i paesaggi del Parco naturale di Els Ports, seguire le orme di Picasso a Horta de Sant Joan, pedalare sulla Via Verde, visitare le cantine moderniste e le Cattedrali del Vino a Gandesa e Pinell de Brai a Terra Alta; visitare il castello di Miravet. Ma è tempo di continuare il viaggio nell'entroterra, allontanandoci dalla Costa Daurada. Entreremo nella comarca del Priorat, territorio dei rinomati vini della DO Montsant e della DOQ Priorat. I vigneti terrazzati e la presenza del Montsant formano il paesaggio delle strade panoramiche che attraversano la regione e invitano a una guida lenta. Visiteremo una cantina per esplorare l'essenza del Priorat: i suoi vigneti, i suoi vini e anche un eccellente olio d'oliva.
Una sala da bagno storica
L’itinerario prosegue verso sud, lungo la Baia di Roses, che fa parte del club delle baie più belle del mondo, e attraversa il Parco naturale Aiguamolls de l'Empordà, una delle aree naturali più variegate della Catalogna. Dedichiamo il pomeriggio alla storia perché vogliamo vedere le Rovine di Empúries, il luogo di accesso dei greci e dei romani alla Penisola Iberica. Scegliamo un giro guidato in tema di commercio e consumo del vino nel mondo antico. La posizione privilegiata delle rovine, a ridosso della spiaggia, ci permette di fare qualcosa di insolito: nuotare nei pressi del punto in cui attraccavano le navi dei Greci 25 secoli fa. A soli sei chilometri a sud del sito archeologico si trova L'Escala, dove abbiamo visitato il Museo dell'Acciuga e del Sale per imparare qualcosa sul lavoro degli stabilimenti di salatura che tanta prosperità hanno portato alla città. E, naturalmente, assaggeremo le famose acciughe di L'Escala in una delle tradizionali taverne della città vecchia.
Castellar de N’Hug
Abbiamo un pomeriggio libero, per cui è il momento di camminare un po'. Ci dirigeremo verso Castellar de N'Hug, punto di arrivo del Treno del Cemento. Il borgo è conosciuto per la sua spettacolare cornice naturale, la sua architettura romanica e i suoi enormi croissant. È famoso anche perché vi si trova la sorgente del fiume che costituisce l’asse portante dell’intera provincia di Barcellona, dai Pirenei al Mediterraneo: il Llobregat. Il sentiero che conduce alla sorgente è breve e ben consolidato, con scale in legno e corrimano. Arrivati in fondo, possiamo vedere la spettacolare cascata erompere direttamente da diverse spaccature nella parete di roccia. Prima che si faccia buio, con un paio di croissant in mano (ciascuno del peso di un chilo), raggiungiamo Ripoll, dove pernotteremo.
La Cripta di Gaudí
La prima tappa della giornata, a breve distanza da Barcellona, è Santa Coloma de Cervelló, dove visiteremo la cripta della Colònia Güell, una delle opere del periodo naturalistico di Gaudí che l'architetto stesso considerava "un modello monumentale per la Sagrada Familia", dato che in essa applicava tutte le innovazioni architettoniche adottate in seguito nelle sue altre costruzioni. La cripta fa pure parte degli edifici modernisti accorpati in Sito Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Una mostra sulle colonie industriali, sui lavoratori e sul lavoro di Gaudí si può visitare nell'ex edificio cooperativo della Colonia.
Le Salsicce di Vic
La nostra prossima fermata è Vic. La sua Plaça Major è una delle più iconiche della Catalogna: una piazza porticata monumentale che è sempre affollata durante il mercato settimanale. Dopo il tour guidato della città, che ci ha permesso di vedere un eccezionale Tempio Romano, la cattedrale e le strade che facevano parte del Quartiere Ebraico, siamo entrati in un essiccatoio secolare per assaggiare le celebri salsicce di Vic: la llonganissa e il fuet. Passiamo il pomeriggio ad ascoltare leggende di streghe e fuorilegge all'Espai Montseny de Viladrau, centro di interpretazione del Parco naturale di Montseny, e a camminare lungo un percorso ad anello che attraversa il cuore della catena montuosa. Questa Riserva della Biosfera offre paesaggi caratterizzati da boschi di faggi, abeti e querce; possiamo inoltre incontrare sequoie come quelle di Can Casades, o osservare la flora lungo i corsi d’acqua che attraversano il parco. Le viste da una qualsiasi delle vette più rappresentative del parco valgono assolutamente la pena, se solo si ha il tempo per la salita. Dovremo certamente tornare qui in autunno quando le foglie formeranno un magnifico arazzo nel sottobosco e a Viladrau si terrà la Fiera della castagna.
I vini di Alella
Prima di dirigerci a Barcellona, dove abbiamo intenzione di pernottare, ci fermiamo ad Alella per la visita a una cantina, dove stappiamo un Cava rosa naturale che si abbina perfettamente alle fragole di Vallalta. I vini di Alella, menzionati da Plinio il Vecchio come “vini Laletanum”, provengono da piccoli vigneti con vista sul mare. Altre due interessanti attrazioni della zona sono il Circuit de Barcelona-Catalunya, che offre varie esperienze legate alle corse ad alta velocità e ospita uno degli eventi motociclistici più importanti al mondo, e La Roca Village, con più di 140 boutique all'aperto di marchi di lusso nazionali e internazionali con risparmi fino al 60% sul prezzo originale, tutto l'anno, e a soli 40 minuti da Barcellona. Entriamo a Barcellona, la meta finale di questo tratto del Grand Tour della Catalogna.
Dal mare al piatto
Il desiderio di conoscere meglio il pesce del Mediterraneo ci porta a fare un giro sul molo della Barceloneta con un pescatore che ci racconta aneddoti sul suo mestiere mentre ci fa vedere l’asta del mercato del pesce. Il resto del pomeriggio è dedicato alla visita guidata di locali emblematici, come le drogherie tradizionali, dove acquistiamo i prodotti tipici della gastronomia catalana. Per la cena abbiamo prenotato un tavolo in uno dei ristoranti stellati di Barcellona – ce ne sono più di cinquanta in tutta la Catalogna – dove rimaniamo sorpresi dall’ottimo rapporto qualità-prezzo del menu degustazione e dalla predominanza di prodotti freschi e locali.
Mare di vigne
Entriamo nel Penedès e nei suoi vigneti, che si estendono fino alla costa. Per conoscere in prima persona l’unicità di questa regione, visitiamo due magnifici spazi, il museo Vinseum di Vilafranca del Penedès e il Cava Centre di Sant Sadurní d’Anoia, dove impareremo cose curiose come il processo di formazione delle bollicine nel cava. L’offerta enoturistica del Penedès è molto varia e prevede diverse esperienze, tra cui degustazioni, percorsi in bicicletta e pranzi in vigna. Scegliamo di visitare un vigneto a conduzione familiare in un Méhari e proseguiamo con un picnic tra i campi.
L’olio di Picasso
Ci svegliamo in un hotel specializzato in enoturismo, con una colazione che prevede prodotti come le clementine I.G.P. Terres de l’Ebre e l’olio degli olivi millenari del Territorio Sénia, alcuni dei quali piantati in epoca romana.
Accanto al mercato di Tortosa saliamo a bordo di uno dei tre llaüts che navigano sull’Ebro, dove assaggiamo i pastissets, dolci di origine araba con diversi ripieni. I territori dell’Ebro hanno due D.O.P. di olio EVO, Baix Ebre-Montsià e Terra Alta; quindi, decidiamo di continuare con le esperienze di oleoturismo. Horta de Sant Joan è strettamente legata a Picasso; il pittore amava intingere fette di pane direttamente nel frantoio. Qui visitiamo un antico frantoio e impariamo a preparare la clotxa, un antico piatto di sussistenza preparato con una pagnotta rotonda, aglio, pomodori arrostiti, sardine e olio EVO. L’attività successiva è uno showcooking tra gli ulivi.
Un villaggio tranquillo
Iniziamo la mattinata con una breve deviazione per visitare Guimerà, un esempio eccellente di sito rurale medievale. Nelle prime ore del giorno abbiamo l’opportunità di una passeggiata solitaria per le vie di un villaggio tra i più pittoreschi della provincia di Lleida.
Laboratorio di cucina
Proseguiamo per Palamós, essendoci iscritti a uno dei laboratori di cucina presso l'Espai del Peix. In questa sala da pranzo, ci daremo a un’esplorazione storico-culturale del consumo di pesce e impareremo a cucinare vari piatti di quella che è conosciuta come "cucina da barca", creata dai pescatori. Uno dei piatti che prepariamo dovrà includere riso di Pals e gamberi di Palamós. Con le barche che entrano in porto per portare le loro catture al mercato (pure visitabile per seguire le aste dal vivo), ci dirigiamo verso la bodega Brugarol vicino a Palamós, che si distingue per la sua architettura oltre che per i suoi vini, essendo stata progettata dallo studio RCR di Olot, vincitore del prestigioso Premio Pritzker.
Rafting a Llavorsí
Abbiamo raggiunto Llavorsí. La giornata promette un sacco di emozioni, poiché ci troviamo in una delle capitali catalane del rafting accanto a Sort, Rialp, Esterri d'Àneu e la Ribera de Cardós. Abbiamo davanti a noi una delle migliori acque bianche d'Europa, il fiume Noguera Pallaresa, e non possiamo rinunciare all’opportunità di discenderlo. Fasciati da una muta di neoprene e accompagnati da un rafter esperto, sbarcheremo a Sort dopo avere vissuto un'avventura emozionante. Se si va in cerca di qualcosa di più tranquillo, nelle Valls d’Àneu e in Vall d’Àssua si avrà la possibilità di visitare un paio di interessanti ecomusei e la Casa dell’Orso bruno dei Pirenei.
La bella vita a Tarragona
All’ingresso della Cattedrale, aspetto la guida che mi condurrà attraverso i diversi spazi: navata, chiostro e salita alla torre campanaria: visita con più intrighi, tradimenti, lotte, patti e segreti di quanti se ne vedano nelle migliori serie televisive. Di notte, con tutto il suo patrimonio romano illuminato, mi siedo in un ristorante con una mezza dozzina di tavoli e la cucina a vista, dove mi sono lasciato guidare da giovani chef che si impegnano a cucinare con prodotti locali, il che significa che non mancano vini naturali e pesce eccellente che proviene direttamente dal mercato del pesce di Tarragona.
Fauna dei Pirenei
Le foreste di questa parte dei Pirenei sono casa di marmotte e cervi. Quando si fa autunno, il richiamo del cervo in calore è la colonna sonora di queste foreste. Per tutta la nostra camminata sappiamo che gli animali sono ben presenti, ma difficili da scorgere; quindi, nel pomeriggio, decidiamo di visitare il parco faunistico Aranpark, a Bossòst, un paese dall'architettura tradizionale. In questo parco faunistico, grandi e piccoli rimangono incantati dalla presenza imponente di orsi bruni, linci e lupi grigi. Per concludere la giornata facciamo ritorno a Vielha. Se la visita capita di martedì, possiamo partecipare a qualcosa che in questa valle è una vera istituzione: il Pintxo Pote. Un giro di bar-hopping nel centro storico della cittadina, caratterizzato da una cucina in miniatura.
ElBulli continua
Attraverso numerose installazioni, come se fosse un menu di degustazione, elBulli1846 ci invita a conoscere la storia di elBulli, con vista sul Parco naturale di Cap de Creus, e a riflettere su gastronomia e innovazione. In bicicletta elettrica attraversiamo gli Aiguamolls de l’Empordà, contemplando numerosi uccelli e degustando prodotti come l’olio della D.O. Empordà. A L’Escala scopriamo la vita degli esquenapelats, il soprannome con cui erano conosciuti i pescatori della città, ai quali viene reso omaggio durante la Festa del Sale. Il museo dell’Acciuga e del Sale ricostruisce gli spazi e gli strumenti delle vecchie fabbriche.
Congost de Mont-rebei
Dopo una passeggiata nel centro, ci rimetteremo alla guida per goderci la strada panoramica tra Balaguer e Baronia de Sant Oïsme, un itinerario di magnifici paesaggi con vista sul fiume Segre e sulla palude di Camarasa, accanto ai monti del Montsec. I cieli in questa zona sono “Riserva Starlight” ufficiale e offrono opportunità per l’osservazione astronomica. Nello spettacolare Congost de Mont-rebei, iconico canyon catalano, andremo in kayak sul fiume Noguera Ribagorçana, pagaiando tra gli imponenti costoni rocciosi su entrambi i lati del fiume. La gola può essere visitata anche a piedi grazie a un sistema di passerelle sopraelevate. Concluderemo la giornata a La Pobla de Segur, dove prima di cena impareremo a preparare la ratafia, il famoso liquore catalano alle erbe.
La bellezza dell’arte romanica
Il pomeriggio sarà riservato al retaggio romanico della Vall de Boí, inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO. Fu la famiglia feudale degli Erills a chiamare nella valle alcuni tagliatori di pietre, maestri artigiani che in pochi decenni eressero otto chiese e una cappella. A Taüll troviamo la quintessenza di quest’arte romanica: Sant Climent e Santa María, due chiese consacrate nel 1123, a un solo giorno di distanza. A Sant Climent, il video mapping riporta alla vita gli affreschi dell’abside maggiore e del santuario. Ci fermiamo a Erill la Vall per visitare il Centre del Romànic de la Vall de Boí e la chiesa di Santa Eulàlia, con la sua slanciata torre a sei piani di influenza lombarda. Continuiamo il nostro viaggio verso nord per raggiungere un'altra delle grandi valli pirenaiche: la Val d'Aran.
L’unico parco nazionale delle Catalogna
Il ricordo delle costellazioni riempie il nostro tempo mentre viaggiamo tra la Pobla de Segur e la Vall de Boí. Raggiungendo Senterada, vediamo le indicazioni per Vall Fosca, un'altra delle meraviglie naturali della Catalogna che merita una deviazione. La strada inizia con una graduale salita fino in cima al Coll de la Creu de Perves, con bei panorami sui Pirenei. Da El Pont de Suert, la strada passa tra le alture fino all’entrata del Parco Nazionale Aigüestortes i Estany de Sant Maurici. L'unico parco nazionale della Catalogna ci permette di ammirare uno spettacolare scenario naturale: oltre 200 laghi di origine glaciale circondati da vette alte circa 3000 metri. In primavera e in estate, genziane e rododendri aggiungono spruzzi di colore al verde dei prati.
Il Quartiere Gotico
Torno a prendermi una vista sul mare dall’alto del Mirador de Colón, il monumento in ferro dedicato a Cristoforo Colombo. Di nuovo in strada, concludo la mia visita con una degustazione di quattro vini catalani: Alella, Pla de Bages, Catalunya e Penedès. Mentre i primi lampioni stradali si illuminano, inizia il tour notturno della Ciutat Vella e del Quartiere Gotico, visitando Santa María del Pi, la cattedrale e scorci suggestivi come la Plaça de Sant Felip Neri, un luogo che parla della Barcellona dei lavoratori e che ancora mostra ferite dalla tragica guerra civile su alcuni dei suoi muri.
Alba sul lungomare
Il nostro secondo giorno a Barcellona sarà dedicato al mare e ai prodotti locali, prevedendo naturalmente una visita a uno dei mercati della città. Con 43 membri, la rete dei Mercati di Barcellona è una delle più grandi al mondo. Partiamo presto per ammirare l'alba e fare un po' di ginnastica sul lungomare della città. In pochi minuti di cammino andiamo dalla Barceloneta, un quartiere pieno di bodegas e tapas bar, indumenti stesi per terra e atmosfera di rumba catalana, fino alla nuova architettura che si trova sul lungomare, con alcuni interessanti bar di design sulla spiaggia che ci riserveremo per un'altra visita.
Delta dell’Ebro
Il percorso prosegue fino al Delta dell'Ebro, uno degli ecosistemi più preziosi della penisola soprattutto per le numerose specie di uccelli che vi nidificano o lo attraversano. Visiteremo l'Ecomuseo del Delta dell'Ebro a Deltebre, per comprendere la natura unica di questo paesaggio e il nostro rapporto con esso. Da uno dei punti panoramici di questo spazio naturale, considerato Riserva della Biosfera, godremo di magnifiche viste delle zone umide e delle risaie che producono un prodotto onnipresente in qualsiasi buon pasto nel Delta. Al tramonto, i fenicotteri attraversano il cielo in grande stormo verso i loro posatoi, dove trascorreranno la notte.
Sant Pere de Rodes
Guidiamo attraverso i vigneti della DO Empordà, che si estendono dai Pirenei alle spiagge del Mediterraneo, per raggiungere il Monastero di Sant Pere de Rodes. La guida ci racconta aneddoti divertenti sui monaci che coltivano la vite mentre visitiamo la chiesa, i due chiostri e la cantina. Concluderemo la visita al belvedere del bar, con vedute dall'alto di Port de la Selva e un assaggio di quel vino modellato dal vento di Tramontana. Sulle bellissime strade che attraversano il Parco naturale Cap de Creus, si raggiunge la casa Dalí a Portlligat, in un borgo di case bianche affacciato su un’insenatura nella quale attraccano piccole barche da pesca. Questa casa, che Dalí convertì in studio, fu un luogo di incontro per molti artisti e intellettuali dell'epoca, come il regista suo amico Luis Buñuel e il poeta García Lorca. Decidiamo di fermarci per il pranzo a Cadaqués, uno di quei perfetti villaggi da cartolina sulla costa catalana. Il suo borgo antico, dalle strette e ripide viuzze, è un invito a godersi una tranquilla passeggiata accompagnata dal mormorio del mare.
Tra monasteri
La nostra tappa successiva è nella regione di El Bages: cultura e gastronomia in una visita a un monastero medievale che si conclude con un divertente gioco, espressamente pensato per le famiglie, in cui ogni squadra prepara due ricette nel tentativo di ottenere una stella per il proprio ristorante. Dato che ci troviamo nel bel mezzo dell’Itinerario del Vino, nella D.O. Pla de Bages, decidiamo di visitare i tini ai piedi dei vigneti, dichiarati Bene culturale di interesse nazionale – robuste costruzioni in pietra a secco in cui si produceva il vino. Il percorso prosegue verso nord. Ci lasciamo alle spalle le tracce dei mulattieri che trasportavano il sale dalla montagna di Cardona e raggiungiamo la regione di El Solsonès, per assaggiare alcuni formaggi a latte crudo di pecora prodotti nell’antica cucina del monastero El Miracle.
Colonia Güell
Salgo a Montjuïc per salutare Barcellona dall’alto, in un punto da dove è possibile vedere gli splendidi Giardini Botanici e musei come la Fondazione Joan Miró, il Museo Nazionale d'Arte della Catalogna e il Padiglione Mies van der Rohe.
Mi avvio verso Santa Coloma de Cervelló per visitare la cripta della Colonia Güell, un'opera spettacolare del periodo naturalistico di Gaudí. Pur essendo uno dei sette edifici dell'architetto dichiarati nel loro complesso Patrimonio dell'Umanità, la cripta è l’opera meno nota di quella prestigiosa serie.
Con Picasso a Gósol
La tranquillità pastorale del monte Berguedà richiamò Pablo Picasso in un altro di questi villaggi. A dorso di mulo carico di cavalletti per la pittura, salì fino al modesto paesino di Gósol per trascorrervi la primavera del 1906. Si dice che il genio, soggiornando nell'unica locanda locale, abbia disegnato in soli tre mesi più di cento opere che hanno segnato l'inizio della sua era cubista. Dipingeva le case del villaggio e il paesaggio e prendeva appunti in un diario di viaggio, il Carnet Catalan, del quale si conserva una riproduzione presso il Centre Picasso de Gósol. Mentre parte del gruppo visita questo museo e si gode la cucina locale, il resto di noi indossa gli scarponi da trekking e imbocca un percorso ad anello intorno a una delle montagne più iconiche della Catalogna: il Pedraforca. Lungo 17 chilometri e 790 metri di dislivello, vediamo ogni lato di questo colosso roccioso, oltre a percorrere un tratto del sentiero che i catari usarono nel Medioevo per fuggire dalla Francia.
In kayak sul lago
Continueremo la nostra mattinata con un piacevole giro in kayak su questo specchio d’acqua, formatosi più di 250.000 anni fa. Pagaiando silenziosamente, possiamo muoverci senza spaventare gli aironi, le cicogne e le anatre che in effetti continuano a badare agli affari propri senza far troppo caso alla nostra presenza. Dopo il nostro giro in barca ci avviciniamo a uno dei ripari da pesca distribuiti lungo le rive dello stagno. Queste pittoresche costruzioni del XIX e del XX secolo fungevano da deposito per gli attrezzi da pesca e come cabine da spiaggia per i benestanti del luogo. Per imitare quell’elegante consorteria, cogliamo l'occasione per fare un tuffo in una delle aree appositamente allestite.
Rifugio Montgarri
La Val d'Aran è sede di una cultura antica, ma soprattutto si distingue per la sua aria pura e per i suoi paesaggi montani. Per ammirarla in tutto il suo splendore, faremo un'escursione a Montgarri. Questo pittoresco villaggio dei Pirenei, abitato fino agli anni ‘70, si trova alle sorgenti del fiume Noguera Pallaresa ed è ora un luogo idilliaco e relativamente isolato. Il sentiero attraversa un bellissimo paesaggio di alta montagna, caratterizzato da foreste di pini neri e abeti. Nei mesi invernali, è un luogo ideale per le ciaspolate e per le slitte trainate da cani. Al rifugio Montgarri gusteremo una delle famose ricette locali: la olla aranesa. Nel pomeriggio, torneremo a Vielha, il capoluogo della Val d'Aran, dove potremo acquistare alcune salsicce tradizionali e rilassarci con una meritata sessione di idromassaggio nella spa dell'hotel.
Turismo fluviale attivo
Dopo due giorni in cui abbiamo usato l’automobile a malapena, ci mettiamo nuovamente in strada dirigendoci a Llavorsí, che insieme a Sort, Rialp, Esterri d'Àneu e Ribera de Cardós, è una capitale catalana del rafting. Il fiume Noguera Pallaresa è stato il primo della Penisola Iberica a vedere l’esordio di questo sport negli anni Ottanta. Con i suoi passaggi di II, III e IV grado è tra le migliori “acque bianche” d'Europa. Non vogliamo perderci questa esperienza unica, adatta anche ai bambini, quindi indossiamo le nostre mute, i caschi, e saltiamo a bordo di un gommone con il prezioso aiuto di un rafter esperto. Oltre al rafting, quest'area offre anche altri sport d'avventura, come hydrospeed, canoa, torrentismo e bungee jumping, tra gli altri. Se si desidera seguire un programma più tranquillo, in Valls d'Àneu, altra Area naturale e montana per la famiglia, vi sono proposte alternative, come la visita all'Ecomuseu d'Esterri d'Àneu o alla Casa de l'Ós Bru dels Pirineus (Casa dell’Orso bruno dei Pirenei) a Isil. In Vall d’Àssua possiamo imparare qualcosa sul lavoro dei pastori e visitare l’Ecomuseo di Llessui.
Bages
Trascorro il pomeriggio in diverse visite: le Tines della Vall del Montcau, enormi costruzioni in pietra a secco in cui il vino veniva prodotto ai piedi del vigneto quando la comarca di Bages era tra le principali zone di produzione vinicola della Catalogna; la città di Mura, "Villaggio di Fascino” ufficiale che conserva uno spettacolare centro medievale in mezzo alle sue strade acciottolate e un interessante mulino con più di mille anni di storia; e il vicino monastero di Sant Benet de Bages, un monastero medievale ben conservato dove imparo come vivessero i monaci tra le mura della chiesa, il chiostro e le loro celle. Il complesso ha incorporato un innovativo e moderno centro di ricerca culinaria, la Fondazione Alícia, che promuove i benefici di un'alimentazione sana; tre ristoranti e un negozio di alimentari che vende prodotti biologici.
Proseguo verso la periferia di Solsona nella provincia di Lleida, dove ho prenotato una notte in un vecchio casale nella Vall de Lord.
Escursioni a Aigüestortes
Oggi ci alzeremo di buon’ora per raggiungere la Vall de Boí, la porta di accesso al Parco Nazionale di Aigüestortes i Estany de Sant Maurici. Laghi glaciali, cime sui 3000 metri, una flora di genziane e rododendri, prati verdi e una fauna selvatica spettacolare di avvoltoi barbuti, pernici bianche e fagiani, galli cedroni e camosci compongono il paesaggio dell'unico parco nazionale della Catalogna. Questo è un paradiso per gli escursionisti, con percorsi adatti a tutte le età e a tutti i livelli di forma fisica. Saliremo fino a Planell d'Aigüestortes partendo da Boí, in taxi 4×4, per poi fare un'escursione fino ai fotogenici laghetti di Llebreta e Llong. Dopo la passeggiata, faremo un po’ di foto di fronte alla spettacolare cascata di Sant Esperit e prenderemo un taxi per tornare a valle, dove ci rifocilleremo con un delizioso pranzo a base di carni locali, funghi e formaggi di malga.
Cena sotto le stelle
Durante la visita a una fattoria di Lleida ci godiamo al meglio il fertile frutteto del Pla, raccogliendo le succose pere di Lleida direttamente dall’albero. Questo orto produce anche le verdure e gli ortaggi utilizzati per preparare le coques de recapte di Balaguer, una specie di focaccia con verdure al forno. A pranzo proviamo uno dei piatti tipici di Lleida, le lumache a la llauna. La visita al museo del Torrone e della Cioccolata di Agramunt, una delle tappe dell’Itinerario gastronomico di L’Urgell, è la parte più dolce di una giornata che si chiude in un antico monastero, cenando sotto il cielo stellato di El Montsec.
Cascate glaciali
Da Vielha si segue la strada lungo il fiume Garona verso uno dei luoghi più pittoreschi della Val d'Aran, Artiga de Lin, una serie di prati verdi, forre e fiumi che formano una delle valli laterali più belle e facilmente accessibili della Val d’Aran. Da qui, una breve camminata ci porta più vicino a Els Uelhs Deth Joeu, una cascata alimentata dalle acque del ghiacciaio Aneto. Un fenomeno eccezionale: l'acqua scompare per quattro chilometri nella valle di Benasque solo per riaffiorare qui in tutta la sua forza.
Mangiare con Dalí
L’itinerario gastronomico per Figueres collega gli spazi sentimentali di Dalí: passeggiando sotto la torre Galatea o nella cantina di Ca la Teta, assaggiamo quei vini levigati dalla tramontana, accompagnati da piatti che spaziano dal mare alla montagna. A Peralada abbiamo un appuntamento per visitare una cantina d’avanguardia, opera dello studio RCR, gli architetti di Olot vincitori del Premio Pritzker. Il museo del castello di Peralada ospita una collezione di oggetti legati al mondo del vino. Per la visita seguente, a Garriguella, dobbiamo indossare una protezione da apicoltori allo scopo di conoscere il processo di produzione del miele di L’Albera.
Un buon abbinamento
Modernismo e cioccolata: non c’è modo migliore per iniziare. Dopo essere partiti da un affascinante hotel modernista, visitiamo due negozi: quello di una marca di cioccolato creata alla fine del XIX secolo che ci riporta all’infanzia a ogni boccone, e uno d’avanguardia, un tripudio di fantasia in ogni pralina. Il tour si conclude con una cioccolata in tazza tra le grandi opere del modernismo di Passeig de Gràcia. Dato che sappiamo che uno dei modi migliori per toccare con mano una città è visitarne i mercati, la nostra attività successiva ci porta a Santa Caterina, uno dei 39 mercati municipali barcellonesi, per scegliere i prodotti che utilizzeremo in un laboratorio di cucina dedicato ai piatti di riso con frutti di mare.
Alba a Banyoles
Il Lago di Banyoles, situato a metà via tra le vette dei Pirenei e le ampie piane dell’Empordà, ci augura il buongiorno con le ipnotiche sfumature di rosa che l’alba dipinge sulle sue acque. A quest’ora non si vede in giro quasi nessuno: ci siamo solo noi e alcuni bird watchers a fotografare alcune delle specie protette dal Natura Network e dalla Convenzione di Ramsar, che designa questo lago come Zona umida di Importanza Internazionale.
Villaggi della Val d’Aran
Abbiamo visto che la Val d'Aran è un luogo di superstizioni profonde, di festival del fuoco che costituiscono Patrimonio Culturale Immateriale, e di artigiani che dedicano ore alla lavorazione di ceramiche, ferro battuto e salsicce come il fuet, che qui si chiama llonganissa seca. La giornata inizia con visite ai paesi di Arties, con le sue notevoli case di epoca rinascimentale, e Salardú, dove si ammira uno degli esempi di romanico aranese: Sant Andrèu, una chiesa con una torre ottagonale, splendidi affreschi murali e un Cristo ligneo. Arties e Salardú sono raggiungibili anche per mezzo di mountain bike elettriche. Esistono altre opzioni per conoscere le particolarità della valle, come i vicini villaggi di Escunhau, Bagergue e Tredòs, ma riteniamo che i paesaggi della zona vadano vissuti meglio lentamente e a piedi, e così decidiamo di fare un'altra escursione facile. Se si preferisce un po' più di relax, si può sempre optare per una visita ai Banhs de Tredòs, le terme più alte d'Europa, in posizione mozzafiato nel cuore della natura.
La Bibbia di pietra
Oggi ci alziamo dell’umore giusto per la montagna. Per un inizio energico optiamo per un esmorzar de forquilla (colazione), e mentre alcuni scelgono botifarra amb seques (salsiccia e fagioli bianchi) altri preferiscono uno stufato di carne di selvaggina che invita a intingere una spessa fetta di pane. Dopo la prima colazione ci dirigeremo al Monastero di Santa María de Ripoll per vedere da vicino questo magnifico simbolo della Catalogna medievale, fondato nell’anno 879. Il suo monumentale portico, coperto da un affresco a motivi geometrici, forme vegetali e personaggi scolpiti nella pietra - non per nulla lo chiamano “la bibbia di pietra” - merita un'attenta contemplazione.
Cattedrali del Vino
La strada che collega le due grandi Cattedrali del Vino che visitiamo nelle Terres de l'Ebre, su cui si trovano le cantine moderniste di Gandesa e Pinell de Brai, corre lungo la gola che separa le catene montuose di Pàndols e Cavalls. La bellezza del paesaggio non può farci dimenticare che queste montagne sono state lo scenario della più famosa battaglia della guerra civile spagnola. Per approfondire l'argomento, possiamo visitare il centro di interpretazione dedicato alla Battaglia dell'Ebro a Corbera d'Ebre, chiamato 115 giorni, che è aperto tutto l'anno.
Non solo vino
Dopo aver percorso l’Itinerario Miravinya, che ci porta a cinque punti panoramici, abbiamo diverse opzioni, come scoprire l’Itinerario Xató, è un’insalata tradizionale catalana, o andare a degustare i vini malvasia di Sitges, nella Costa Barcelona, ma alla fine propendiamo per l’Itinerario del Vino del Penedès con l’idea di svolgere due attività: oleoturismo per assaggiare l’olio extravergine di oliva (EVO) a La Bisbal del Penedès e una degustazione a El Vendrell degli aceti che da più di un decennio vengono serviti alla cerimonia di consegna dei premi Nobel. La giornata si conclude con un giro su un carro di campagna che parte dalla cantina modernista di Nulles, lungo l’Itinerario del Vino della D.O. Tarragona.
Degustazione di ostriche
Una barca è in attesa al porto di L'Ampolla per navigare attraverso la Baia del Fangar e degustare le cozze e le ostriche più fresche, direttamente dai vivai in cui vengono allevate. Abbiamo scelto di pernottare in una vecchia casupola tradizionale delle risaie, ristrutturata per accogliere turisti. La sera, con un bicchiere di vino di garnacha blanca, che cresce così bene in Terra Alta, e davanti alle risaie allagate che riflettono il cielo, ci godiamo uno dei migliori tramonti mai visti.
Le terre di Montsant
Ai piedi del Montsant, prima di raggiungere Poboleda, un altro dei bellissimi borghi del Priorat, troviamo Escaladei. Il primo monastero della penisola, che prende nome dalla comarca di Priorat, ci parla dei monaci ed eremiti di quello che oggi è il Parco naturale del Montsant, una catena montuosa piena di simbolismo e amata da climber di tutto il mondo. Giunti alla nostra sistemazione, ci hanno detto della possibilità di un'escursione da La Morera de Montsant per salire sul Montsant lungo il sentiero di Barrots: un breve percorso escursionistico che va da Morera de Montsant al Balcó del Priorat, una terrazza naturale formata dalla roccia con vedute panoramiche sulla zona circostante. Lo riserviamo per il prossimo viaggio perché vogliamo goderci il pomeriggio a Siurana, con il suo piccolo borgo sull’orlo della rupe e una vista mozzafiato sul lago artificiale. Mentre la guida parla delle antiche scorrerie dei Saraceni in zona, sulla montagna di fronte si vedono climber al cimento su alcune delle vie di arrampicata più prestigiose del mondo.
Camí de Ronda
Dalla stessa cittadina, mentre ci dirigiamo a sud, c'è un bellissimo tratto del Camí de Ronda che seguiremo per vedere alcuni degli angoli meglio conservati della costa catalana. Il facile percorso segue la GR-92 e ci permette di accedere a bellissime insenature di roccia rossa e acqua cristallina. Proseguiamo per il vicino villaggio di El Perelló, dove indossiamo la tenuta dell’apicoltore per entrare nel complesso mondo degli alveari in cui si produce miele di alta qualità, e imparare a fare dolci a base di miele.
Kayak fluviale
Fin dal nostro arrivo nelle Terres de l’Ebre il fiume Ebro ci ha tenuto compagnia; ora è il momento di entrare in acqua e di percorrerne un tratto in kayak. Il rumore attutito della pagaia e il canto degli uccelli formano la colonna sonora di un tranquillo tragitto che ci conduce allo spettacolare villaggio di Miravet, con le sue case e il castello dei Templari affacciati sul fiume. Oltre a visitare il castello, possiamo anche partecipare a un laboratorio di ceramica per esplorare questa tradizione artigianale. Dopo la nostra gita in barca, partiamo per il Priorat. Tra le cittadine di Móra d'Ebre e Móra la Nova si compie una breve deviazione, di appena 10 minuti, per raggiungere l'insediamento iberico di Castellet de Banyoles, da dove si scorgono i meandri dell’Ebro e i frutteti della Ribera d'Ebre. La vista è particolarmente bella durante la stagione della fioritura degli alberi. L'esplosione di colori inizia ai primi di febbraio con il mandorlo e si estende fino ad aprile con il ciliegio e il pesco.
Sapori di Girona
Senza lasciare la costa, facciamo una breve deviazione lungo il tragitto per raggiungere Lloret de Mar e visitare i Giardini di Santa Clotilde, piantati su un impressionante promontorio che si affaccia sul mare. Il paesaggista e architetto Nicolau Rudó trasse ispirazione dal Rinascimento italiano quando progettò questo bellissimo spazio. Sulla scalinata fronte mare fiancheggiata da statue di sirene, non possiamo trattenerci dallo scattare foto per i social. A Blanes troviamo Marimurtra, un altro importante giardino. Questo giardino botanico, nel quale vengono condotti importanti studi scientifici, fu fondato dal tedesco Carl Faust. Il tempio che domina la cala di Sa Farconera è uno dei luoghi più fotografati della Costa Brava. Ci dirigiamo verso l'interno e verso nord verso Girona. Decidiamo di esplorare la città attraverso i suoi sapori, partecipando a un tour gastronomico. Oltre a visitare il suo patrimonio architettonico, come la Cattedrale, il Quartiere Ebraico e le case colorate sul fiume Onyar, assaggiamo lo xuixo de crema (una viennoiserie locale) i bunyols (frittelle), formaggi regionali con pa amb tomàquet (pane e pomodoro) e olio d'oliva, fideuà (paella con vermicelli al posto del riso) e gelato di uno dei fratelli Roca, tra gli altri deliziosi spuntini. Il bello è che stiamo visitando luoghi che la gente del posto ama.
Bontà da leccarsi le dita
Il xuixo de Girona, preparato con latte dell’Empordà, uova di El Pla de l’Estany e farina della città stessa, è un buon modo per iniziare a scoprire il lato più dolce di Girona. La versione più classica è quella ripiena di crema, ma sono disponibili altri gusti, tra cui cioccolato fondente, mela, ratafia e torrone. Proseguiamo con la visita a un laboratorio di cioccolata, dove proviamo vari tipi di cacao e alcuni deliziosi bonbon. L’itinerario prosegue fino a Vic, nei Paesaggi di Barcelona, una cittadina che ospita un vivace mercato. Oltre ad acquistare il tradizionale salame di Vic, partecipiamo a un laboratorio su come fare in casa il fuet (salame stagionato).
Boí romanica
Il pomeriggio sarà riservato alle chiese romaniche della Vall de Boí, un complesso iscritto nell’elenco del Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO. Questi piccoli luoghi di culto - otto chiese e un'incantevole cappella - ci ricollegano al Medioevo, quando l'arte romanica era espressione di fede. Visiteremo la chiesa di Sant Climent de Taüll, dove ammireremo il famoso Cristo Pantocratore che sembra essere stato dipinto ieri grazie all'uso del video mapping. È emozionante vedere gli interni così come dovevano presentarsi in origine. Sant Climent stuzzicherà il nostro appetito per l'arte romanica, quindi ci dirigeremo verso la chiesa di Santa Eulàlia, con la sua snella torre lombarda, e la cappella di Sant Quirc de Durro, dove il tramonto offre sfumature rosa a cascata sulle cime dei Pirenei.
La Garrotxa in mongolfiera
La sveglia ci fa alzare prima dell'alba. La levataccia è più che giustificata perché abbiamo prenotato un volo in mongolfiera sul Parco naturale della zona vulcanica di La Garrotxa, un luogo unico caratterizzato da un paesaggio di eccezionale valore e da fitte foreste di faggi, querce e lecci. Parte del gruppo decide di esplorare i vulcani da terra e pedalerà lungo uno dei tratti della Via Verde del Carrilet Olot-Girona. Quelli di noi che voleranno in mongolfiera dovranno spostarsi di soli cinque chilometri a sud di Olot. L'esperienza inizia con il montaggio degli strumenti e il gonfiaggio del pallone aerostatico. I primi raggi di sole danno il via a questa avventura, che per la maggior parte è silenziosa e contemplativa. Ai nostri piedi ci sono il Vulcano di Santa Margarida ed El Croscat; in lontananza vediamo i Pirenei ricoperti di nebbia. È impossibile catturare questo tipo di bellezza in un fotogramma: bisogna sperimentarla di persona. Anche se è possibile esplorare i vulcani a piedi, non c’è paragone con la vista che si può godere dal cielo.
Tossa de Mar
Procediamo lungo la costa fino alla nostra tappa successiva, Tossa de Mar, lasciando a nord la catena montuosa del Gavarres, i cui boschi di leccio e di quercia da sughero producono materiale per considerevoli quantità di tappi di sughero. Prendiamo il nostro primo caffè della giornata godendoci la vista dalle mura di Tossa de Mar. Attraversando a piedi il quartiere dei pescatori di Sa Roqueta raggiungiamo El Portal, il punto di accesso per Vila Vella, da dove si parte per una visita guidata che comprende l'ingresso al Museo Comunale per vedere un'opera di Marc Chagall. Dopo avere passeggiato attraverso la parte più antica di questa città fortificata, decidiamo di seguire il tratto di Camí de Ronda fino a Cala Giverola per godere del panorama dal belvedere di Sant Jaume, un balcone con una prospettiva spettacolare sulle scogliere e sul villaggio con il suo castello.
Modernismo nel Maresme
Proseguiamo per la Casa-Museo Domènech i Montaner, già dimora di uno dei grandi architetti modernisti, a Canet de Mar. È meraviglioso vedere i modelli di alcune delle sue realizzazioni più iconiche, come il Palau de la Música o l'Hospital de Sant Pau. In una delle caffetterie del villaggio, proviamo le “vidrieres modernistes” (vetrate moderniste), un insolito tipo di biscotto da tè nato dall’iniziativa di pasticceri locali. Proseguiamo per Arenys de Mar, altra destinazione di turismo balneare della costa del Maresme. Nel suo porto di pescatori, uno dei più importanti della Catalogna, ogni pomeriggio si tiene un'asta pittoresca in cui si possono vedere i pregiati gamberetti che saranno poi sui menù dei principali ristoranti. Ad Arenys de Mar vediamo un curioso tipo di modernismo, al cimitero di Sinera, un luogo immortalato da Salvador Espriu nella sua poesia. Se si cerca un'altra prospettiva della località, dal porto partono battelli che offrono visite guidate nell'ambiente naturale per ammirare il paesaggio, il fondo marino e gli uccelli pelagici. C’è anche l’opportunità di fare un po' di giri notturni in barca, guardando le stelle e ascoltando storie mitologiche.
La storia degli imprenditori che hanno fatto fortuna nell'industria tessile, come abbiamo visto durante la visita alle colonie del Ter, si riflette in case come la Coll i Regàs a Mataró, nostra prossima tappa. Nel capoluogo della comarca visiteremo anche il Nau Gaudí, prima opera dell'architetto che ora è stata trasformata in museo d'arte contemporanea. Trascorriamo parte del pomeriggio facendo shopping, senza dimenticare alcune scatole di neules, un dessert croccante tipico consumato a Natale, e catànies (mandorle ricoperte di cioccolato).
Tra le risaie
Il mosaico di campi, saline e lagune del delta dell’Ebro è particolarmente affascinante quando le piantagioni di riso sono allagate e formano specchi che brillano con intensità e colori diversi a seconda della luce. In una fattoria di famiglia tra le risaie troviamo un progetto curioso, una cantina di sakè dove possiamo scoprire il mondo di questa popolare bevanda giapponese e il miso nell’unica kura mediterranea. Ci sono diverse esperienze, una delle quali è un tour in bicicletta elettrica. Le feste annuali della semina e del raccolto celebrano la cultura del riso. Una cena a base di gamberi di La Ràpita conclude una giornata dall’intenso sapore di mare.
Contadini per un giorno
Nella Vall d’en Bas decidiamo di visitare una fattoria, un’attività ideale per tutta la famiglia. Dopo aver dato da mangiare alle mucche, assistito alla mungitura e visto i vitellini appena nati, assaggiamo un bicchiere di latte freschissimo. Un’esperienza simile si può fare alla Fageda d’en Jordà, presso una cooperativa che svolge un notevole lavoro sociale. Andiamo lì per provare gli yogurt di loro produzione e approfittiamo della vicinanza per recarci a Santa Pau a comprare un sacchetto dei pregiati e gustosi fagioli della D.O.P. Fesols de Santa Pau. In un piccolo hotel di charme dell’Alta Garrotxa prepariamo la nostra cena, partecipando a un laboratorio di cucina creativa e salutare con ingredienti biologici e di stagione, in cui le verdure hanno un ruolo di primo piano.
La Vall de Lord
Anche se la Vall de Lord si trova a una trentina di chilometri a nord di Solsona, questa breve deviazione dal nostro percorso merita certamente la pena. All'alba, le nebbie mattutine emergono dal bacino idrico di Llosa del Cavall, il cui paesaggio è ideale per sport d'avventura come l'arrampicata, il torrentismo, il parapendio e la mountain biking. I giochi di luce che filtrano attraverso la nebbia riempiono il mio rullino di immagini sorprendenti. Quando il sole è abbastanza caldo, noleggio un kayak per solcare queste acque turchesi. Con un'ultima occhiata al paesaggio da uno dei ponti che attraversano il bacino, imbocco la bella strada che segue la gola del fiume Cardener fino a Solsona.
L’Espluga de Francolí
Proseguiremo verso L'Espluga de Francolí per visitare il Museo della Vita Rurale, dove conosceremo i valori e il duro lavoro delle persone in campagna. È una visita molto toccante grazie alla familiarità di molti degli oggetti esposti, così rappresentativi del modo di vivere dei nostri nonni, e che ora sono scomparsi. Senza lasciare il villaggio, continuiamo a indagare sulla storia dei nostri antenati, ma questa volta facciamo un salto molto più indietro nel tempo, entrando nella grotta di Font Major per conoscere il passato geologico e preistorico della zona di Tarragona. Se stai cercando un po' più di avventura, c'è anche la possibilità di fare un giro delle grotte. Da L'Espluga de Francolí continuiamo il nostro viaggio per entrare nella comarca di Lleida.
Vall de Núria
Da Ripoll saliamo al paese di Ribes de Freser dove lasciamo l’automobile per salire su una ferrovia a cremagliera che, dopo mille metri di dislivello, ci lascia al principio della Vall de Núria. La vista da qui è degna di un dipinto ad olio: alberi, prati verdi e un santuario che appare minuscolo sullo sfondo delle cime dei Pirenei. Dal santuario di Núria partono vari percorsi privi di difficoltà sui quali è facile incontrare camosci e marmotte. Parte del gruppo opta per una piccola escursione guidata ed esce a cavallo verso la foresta di Verge. In un’altra visita, quando avremo più tempo, potremmo affrontare la sfida dell’ascensione al Puigmal, un’iconica vetta a quota 2913 metri che funge da confine naturale con la Francia.
I paesi della Collsacabra
Ci sono tante alternative per conoscere La Garrotxa: dall'alto in mongolfiera, a piedi o in bicicletta tra i vulcani, sempre con buoni prodotti locali sulla tavola. Ci ripromettiamo di tornare mentre ci dirigiamo verso Barcellona. La prima tappa della giornata è a Rupit, con i suoi accoglienti cottage in pietra nel mezzo del Collsacabra, un paesaggio naturale di montagne con vertiginose rupi, corsi d’acqua e cascate. All'ufficio turistico di Rupit, assumiamo una guida che ci spieghi la storia di questo borgo al riparo di un’enorme roccia, dove un tempo c’era un castello.
A La Seu d’Urgell
Proseguiamo per La Seu d'Urgell, nella comarca di Alt Urgell, situata tra due fiumi e all'ombra della vicina Serralada del Cadí. Il sole del tardo pomeriggio illumina Santa María, l'unica cattedrale completamente romanica della Catalogna; siamo appena in tempo per visitarne l’affascinante chiostro. Qui troviamo l'unico formaggio della Catalogna a denominazione di origine protetta, un prodotto di alta qualità fatto localmente. La Seu d'Urgell è considerata la capitale catalana del formaggio grazie all'importanza della Fiera artigianale del formaggio dei Pirenei, che si tiene in ottobre durante la festa di Sant Ermengol.
Un vermut diverso dal solito
Dopo aver acquistato lo zafferano di El Montsec nella boutique dell’hotel, ci dirigiamo verso la zona più settentrionale dell’Itinerario del Vino di Lleida, dove le viti crescono a quasi mille metri di altitudine. A La Pobla de Segur ci fermiamo in un birrificio artigianale con proposte come l’abbinamento con il gelato o il beermut, un adattamento del classico vermut che prevede formaggi e insaccati locali come la secallona.
Visitiamo anche una fabbrica di ratafia, un’azienda familiare che opera nel mondo della macerazione e della distillazione dal 1883.
Cucina di mare a Cambrils
Il clima unico di questa costa variegata, con spiagge che vanno dalla sabbia fine alle splendide coste rocciose dalle acque turchesi, invita a trascorrere il pomeriggio veleggiando in catamarano dal centro di sport acquatici della Cambrils Estació Nàutica. Dal mare, si vedono lo skyline di Salou, con le sue eccellenti spiagge, e le vertiginose montagne russe di PortAventura World, che ci ripromettiamo di provare quando torneremo con la famiglia. Dato che ci troviamo a Cambrils, la capitale culinaria della Costa Daurada, non possiamo andarcene senza provare il delizioso suquet de peix i marisc amb romesco, uno dei pilastri della cucina di mare locale.
Congost de Mont-rebei
La nostra tappa successiva sarà Balaguer, dove riprenderemo forza con una coca de recapte, fatta, naturalmente, con peperoni e melanzane provenienti dai giardini di Lleida. La strada panoramica tra Balaguer e Baronia de Sant Oïsme è un viaggio attraverso bellissimi paesaggi, con vista sul fiume Segre e sul magnifico lago artificiale di Camarasa. Il paesaggio intorno al lago, che si affaccia sulla catena montuosa del Montsec è propizio alla pratica dell’escursionismo - un tratto del GR-1 passa da lì - all’osservazione di pitture rupestri e magari al volo in mongolfiera o in deltaplano. Questi paesaggi sono un buon preludio a ciò che ci attende al Congost de Mont-Rebei. Il vertiginoso paesaggio e la rocca più famosa della Catalogna possono essere esplorati a piedi, attraverso uno stretto passo, o in kayak lungo il fiume Noguera-Ribagorçana. Decidiamo di rimanere a terra e camminare tra pareti di roccia la cui altezza, in alcune sezioni, supera i cinquecento metri.
Preparare il pane
Lungo tutto l’itinerario ci siamo imbattuti in pani artigianali, come quelli dell’I.G.P. Pa de Pagès Català. Non volendo andarcene senza avere scoperto come si elaborano, a Cardedeu ci iscriviamo a un corso in cui ci insegnano a produrlo con diversi tipi di grano biologico km 0. Entriamo nella capitale attraversando la sierra de Collserola per visitare i vigneti di Barcellona. Qui si producono vini e oli biologici, un progetto con un interessante sfondo sociale. Il viaggio si conclude con una cena a base di prodotti della zona di Barcellona, come la carne bianca della I.G.P. Pollastre i Capó del Prat, della regione di El Baix Llobregat, e un brindisi con il vino della D.O. Catalunya, esponente di una tradizione vinicola che risale all’epoca fenicia e romana.
Un cielo stellato
Prima che la giornata finisca, varrà la pena di ripiegare di qualche chilometro fino ad Àger per assistere a un altro grande spettacolo della natura: una notte stellata. I monti del Montsec, Destinazione turistica e Riserva Starlight ufficiale, ospitano il Centre d'Observació de l'Univers, dove grandi e piccini imparano qualcosa di più sui misteri del cosmo. Dopo un'intensa ed eccitante giornata partiamo per La Pobla de Segur, il punto finale dello storico Tren dels Llacs, un viaggio che offre spettacolari vedute panoramiche.
I vini e i Cava del Penedès
Scendendo da Montserrat, ci avvisteremo sulle terre del DO Penedès, un territorio con un'antica tradizione vinicola compreso tra Montserrat e il Mar Mediterraneo. È un piacere guidare lungo le strade di questa regione di vini e Cava famosi, attraverso un paesaggio di vigneti che a volte assomigliano a giardini. Il turismo del vino, ben consolidato nel Penedès, offre un'interessante gamma di degustazioni ed esperienze enologiche in molte delle sue cantine. Per godere dei migliori panorami imboccheremo l’Itinerario Miravinya, che ci porta su cinque belvedere affacciati sui vasti vigneti e sui caratteristici edifici in pietra a secco. A Sant Sadurní d'Anoia visiteremo il Centro di Interpretazione del Cava, ubicato in un'antica distilleria. Questo moderno centro offre un’ampia gamma di informazioni sulle offerte della regione e sui vari festival che hanno il Cava come tema centrale. Una visita essenziale per scoprire la storia di questo terroir. Vilafranca del Penedès vanta una delle più grandi associazioni di Castellers della Catalogna. Per avvicinarci alla cultura delle "torri umane" o castells, parteciperemo a un'interessante attività che prevede due visite: a una cantina e a una prova dal vivo, con la possibilità di partecipare alla costruzione di queste grandi torri umane. Sulla costa vale la pena fermarsi a Sitges, una delle città più eleganti della costa catalana.
La cucina del Berguedà
Nel pomeriggio ci ritroviamo tutti insieme e proseguiamo sulla strada per Bagà, facendo una breve sosta a Guardiola de Berguedà per visitare il magnifico cenotafio benedettino di Sant Llorenç. Concludiamo la giornata con una ben meritata scelta di ricette locali. Il tavolo presenta una sfilata di pèsols (piselli) negres con pancetta, patates emmascarades, patate cotte con salsicce botifarra negre, e cavoli e patate a fettine, qui conosciuti come trumfos amb col. Dopo cena, faremo una passeggiata attraverso il pittoresco villaggio di Bagà.
Biscotti di Camprodon
Torniamo a Ribes de Freser in cremagliera e prendiamo il percorso di ritorno a Camprodon, dove attraverseremo il ponte medievale e acquisteremo qualche scatola dei famosi biscotti artigianali del luogo. Tra Camprodon e Olot, la strada passa attraverso bellissimi villaggi, tutti degni di una sosta, ad averne il tempo: Beget, Sant Joan les Fonts con il suo ponte medievale, e Castellfollit de la Roca, arroccato su una rupe basaltica che emerge dal paesaggio come la prua di una nave. Dopo una giornata molto piena, ci dirigeremo verso una delle molte case coloniche classiche catalane convertite in strutture ricettive che si possono trovare nei dintorni di Olot.
Prodotti freschi al mercato
Abbiamo un appuntamento al mercato, quindi raccogliamo i cestini di palma fatti a mano che abbiamo comprato il giorno prima in uno dei negozi del Born e ci apprestiamo a farci consigliare dalla nostra guida sull'acquisto dei prodotti più freschi, con i quali prepareremo vari piatti in un laboratorio di cucina. Dopo avere gustato la paella di pesce che noi stessi abbiamo cucinato, prendendo appunti a ogni passaggio della ricetta in modo da poter replicare la performance una volta a casa, ci dirigiamo verso la Confraternita dei pescatori per assistere all’arrivo in porto dei pescherecci e presenziare all’asta. È interessante vedere come la pesca sia sopravvissuta in una metropoli così grande, grazie a una corporazione che è in grado di soddisfare l'alta domanda di pesce fresco dei ristoranti di Barceloneta.
L’eleganza di Sitges
Diretto verso la costa, guidando lungo la strada del vino, mi fermerò al castello di Olèrdola, un avamposto monumentale con eccellenti vedute della piana di Penedès e del Garraf. Sitges è una delle località più belle della costa catalana. Dalla passeggiata, salgo la scalinata per la chiesa di Sant Bartolomeu i Santa Tecla, situata su una piccola collina che offre viste panoramiche delle spiagge di Sitges. Una passeggiata attraverso il centro storico dagli edifici intonacati di bianco mi porta al Museo Maricel, con la sua notevole collezione d'arte. Nel partire, non manco di degustare uno dei vini più insoliti prodotti in Catalogna: un vino dolce fatto con uve malvasia che è ancora in produzione grazie alla Fondazione dell’Ospedale San Juan Bautista.
Una nuotata nel Mediterraneo
Concludiamo la giornata come abbiamo iniziato, vicino al mare, ma questa volta a bordo di un catamarano per ammirare il tramonto. Poco dopo aver lasciato il porto, si dispiegano le vele e si spengono i motori. Dopo aver navigato per un momento, e senza perdere di vista Barcellona, fermano la barca e ci invitano a fare una nuotata nel Mediterraneo: un invito che accoglieremo di buon grado. Tornati a bordo, ci vengono serviti un aperitivo a base di frutta di stagione e un bicchiere di Cava, a degna conclusione di uno splendido giro mentre il sole tramonta dietro ai monti di Collserola.
Giganti a Solsona
Durante la visita guidata a questa città dal forte retaggio barocco, vedo cose strane come una collezione di enormi figure nel Quartiere dei Giganti, destinate a sfilare per le vie durante i giorni festivi. Il Santuario dei Miracoli dista appena dodici chilometri da Solsona, e il suo altare barocco è motivo sufficiente per una visita. Il viaggio prosegue verso sud, entrando nuovamente nella provincia di Barcellona, con varie possibilità di sosta, come Cardona con il suo castello e le sue miniere di sale, il Poble Vell de Súria, che sorge sulla riva sinistra del fiume Cardener ed era una importante comunità sulla via del commercio del sale; o Manresa, con il suo forte patrimonio modernista.
Contadini e patrimonio
Al mattino, le bancarelle del mercato del Foro di Tarragona, situato tra le rovine romane Patrimonio dell’umanità, traboccano di freschezza e colore, con i prodotti provenienti dagli orti del Camp de Tarragona. Senza lasciare il centro storico, facciamo un itinerario per conoscere la storia del vino della D.O. Tarragona e i giovani produttori di vini naturali, che ci raccontano la rinascita de L’Embutada, una festa che celebra l’arrivo del vino novello. Camminiamo fino al quartiere dei pescatori di El Serrallo per conoscere un altro dei tesori gastronomici della città, il pesce e i frutti di mare utilizzati per la preparazione del romesco, che qui non è una salsa ma un piatto legato alla cucina in barca.
Passando per Lleida
Da Valls, il percorso attraversa le Terres de Lleida fino a raggiungere il capoluogo. Inizieremo la giornata dall’alto della Seu Vella, l'incredibile cattedrale medievale di Lleida eretta su un promontorio roccioso che domina la pianura, con vista sugli orti prodighi di frutta e verdure deliziose. Questo luogo di culto, prima romanico e poi gotico, è un vero e proprio simbolo della provincia di Lleida, come lo sono le lumache cucinate in stile locale, a la llauna.
La capitale del fiume Ter
La strada tra Rupit e Manlleu attraversa il Collsacabra e, con una deviazione di appena 10 chilometri, si raggiunge Tavertet, da dove una facile escursione ci dona viste spettacolari dei picchi da cui prende il nome il villaggio e del bacino idrico di Sau, alimentato dal fiume Ter, ai piedi del massiccio delle Guilleries, circondato da foreste di pini esotici e abeti. A Manlleu, una città modellata dal fiume Ter sia in termini di territorio che di passato industriale, ci godiamo un tour teatralizzato molto interessante. Assumpta, uno degli "Spiriti del Ter", ci racconta dell'importanza per lo sviluppo della Catalogna delle colonie industriali storicamente insediatesi lungo il fiume, per lo più legate al lavoro di trasformazione del cotone in filati per approvvigionare le industrie tessili.
Villaggi medievali
Gli affascinanti borghi medievali dell’Empordanet si possono esplorare in vari modi: a piedi, in visite guidate specializzate in patrimonio culturale o dedicate alla ceramica, in automobile e persino in mongolfiera. Sceglieremo di parcheggiare l'auto e visitarli con biciclette elettriche, soprannominate "burricletas". A Peratallada, saremo riportati indietro ai giorni in cui signori, nobili e padroni camminavano per le strade; da Pals, nucleo urbano fortificato dalla silhouette inconfondibile, ammireremo i panorami sulle piane dell’Empordà, sul Montgrí e sulle isole Medes. Di ritorno sulla costa, entreremo a Calella de Palafrugell, una cittadina inserita nell’elenco ufficiale dei Villaggi Incantevoli della Catalogna insieme ai due prima menzionati. La nostra guida spiega che il grande scrittore Josep Pla trascorreva le estati della sua infanzia in questa cittadina balneare con le sue bianche case rurali e la tradizionale musica habanera. Se si cerca un’alternativa più attiva, si può percorrere a piedi il tratto più selvaggio del Camí de Ronda, tra Llafranc e Palamós, passando per punti spettacolari come il piccolo nucleo di pescatori di S'Alguer, varie calette rocciose e acque turchesi come quelle di Canyers o Els Corbs.
Bocconi di natura
Nei dintorni di El Montseny è possibile scegliere tra una serie di attività che collegano gastronomia e natura, come una passeggiata nel bosco tra castagni centenari, particolarmente consigliata in autunno, o una degustazione di birre prodotte con le acque del parco naturale. Nella vicina sierra de Les Guilleries si possono degustare prodotti locali come formaggio, noci e frutti rossi tra il mormorio dell’acqua e il canto degli uccelli. Il museo del Mondo contadino di Fogars de la Selva ci riporta ai tempi in cui l’agricoltura era predominante in queste terre.
Val d’Aran
L'alba in Val d'Aran. L'esposizione atlantica di questa valle, il cui territorio è per quasi un terzo al di sopra dei 2000 metri, caratterizza il clima e la tipologia delle sue specie forestali, che sono diverse da quelle di altre parti dei Pirenei. Scopriremo presto che qui le cose sono parecchio diverse da quanto abbiamo visto finora. A Vielha, capoluogo della Val d'Aran, un poster che pubblicizza una fiera dell'artigianato hèt a man, hèt aciu (fatto a mano, fatto qui) ci ricorda che, anzitutto, qui si parla un'altra lingua: l’aranese. Anche l'architettura è molto particolare, con villaggi in pietra aggregati intorno a una chiesa e altri arroccati sui versanti delle montagne, con viste panoramiche sulla valle.
Rovine di Empúries
Il sole sarà appena sorto quando attraverseremo la Baia di Roses, una delle baie più belle al mondo, e raggiungeremo i paesaggi ventosi e acquosi del Parco naturale di Aiguamolls de l'Empordà. Durante le prime ore del giorno gli uccelli che abitano le paludi sono molto più attivi e il loro canto sarà la colonna sonora per un momento di profondo relax. Passando per zone umide, paludi, risaie e cascine, raggiungeremo infine le rovine di Empúries, il luogo attraverso cui greci e romani entrarono nella Penisola Iberica. All’ingresso della città fortificata, a quanto ci dicono, si trovavano le tabernae, modesti locali in cui si mesceva qualcosa di simile al vino; le bevande di qualità superiore erano invece riservate al convivium, lauto banchetto di cibi e vini della provincia Tarraconense di cui Empúries era parte. La spiaggia di fronte alle rovine offre l'opportunità di nuotare più o meno dove, venticinque secoli fa, attraccavano le navi greche.
Riso al dente
Dopo aver acquistato alcuni vasetti delle famose acciughe di L’Escala, ci rechiamo in una sidreria per il dessert, dove assaggiamo le deliziose mele di Girona e alcuni prodotti derivati, come sidro, succhi, composte e aceto. All’Espai del Peix di Palamós indossiamo i grembiuli per partecipare al laboratorio di cucina marinara e imparare a preparare diverse ricette, tra cui alcune con il riso di Pals. Ci spiegano che possiamo anche salire su una delle barche che vanno a pescare i gamberi nel villaggio di pescatori di Palamós.
Viste di La Cerdanya
Il percorso attraversa Puigcerdà, una cittadina che si affaccia su un bellissimo lago. Nelle sue vie possiamo seguire le orme dei personaggi di uno dei romanzi di Carlos Ruiz Zafón. A soli sette chilometri da Puigcerdà, facendo una deviazione abbiamo la possibilità di visitare la farmacia di Llívia, una delle più antiche d'Europa. Proseguiremo su strade locali verso villaggi dai nomi corti e dalle salsicce abbondanti, come il bull bianco e nero e il pa de fetge. Dopo aver superato Urtx, Alp e Das, saliamo a Meranges, un paesino dalla perfetta architettura rustica di montagna, accanto allo splendido laghetto Malniu. Dall'alto del villaggio, a 1590 metri, godiamo di panorami di tutta La Cerdanya.
Villaggi medievali
Ci spostiamo dalla costa verso l’Empordà interno. Dietro di noi c'è la sagoma del Montgrí con il suo castello, una montagna che divide l’Empordà Alto dall’Empordà Basso, e arriviamo a L'Estartit, il porto di partenza per una visita alle piccole Isole Medes, una delle più importanti riserve di flora e fauna marina del Mediterraneo, imperdibile per i subacquei. Dopo l’arrivo a Peratallada e una colazione a base di salsicce e formaggi regionali, affrontiamo un giro in "burricleta" (bicicletta a pedalata assistita) dei borghi medievali di Empordanet: Peratallada stessa, Ullastret, Canapost, La Bisbal d'Empordà, capitale catalana della ceramica, e Pals, con la sua inconfondibile cinta muraria.
Il retaggio ebraico
Da Banyoles, la strada attraversa pinete fino alla nobile cittadina di Besalú dove ammiriamo il magnifico ponte romanico sul fiume Fluvià, simbolo iconico della Catalogna medievale. Nel Call Jueu, quartiere sefardita del XIII secolo, rimangono ancora la sinagoga e il mikvah in eccellente stato di conservazione. Nel pomeriggio proseguiamo il nostro viaggio verso Figueres, la città natale del genio Salvador Dalí. Ceniamo su una delle terrazze della Rambla, dove Dalí adolescente trascorreva lunghe ore a disegnare nei caffè. In uno di essi, il café Emporium, il pittore surrealista e il suo amico Luís Buñuel scrissero la sceneggiatura del cortometraggio Un Chien Andalou.
Brindisi al sole
Incontriamo la signora Maria, una persona che vive nella zona e che ci racconta molti segreti nella visita drammatizzata alla cooperativa di Espolla. L’Itinerario del Vino della D.O. Empordà ha un’altra interessante proposta a Colera, una degustazione verticale per confrontare diverse annate. Mentre la luce della sera tinge di rosso le rocce di Cap de Creus, navighiamo in motoscafo e brindiamo con un gin prodotto in Costa Brava.
Il Giardino del Penedès
Il cuore del Penedès, un territorio con una lunga tradizione di viticoltura, è la mia prossima destinazione. I suoi vigneti sono racchiusi tra Montserrat e il Mar Mediterraneo: un paesaggio caratterizzato da dolci ondulazioni del territorio e ampie pianure, come a riflettere le onde di quel mare che conferisce carattere al vino. A Sant Sadurní d'Anoia visito il Centro di Interpretazione del Cava, dove scoprirò la storia, i protagonisti e l'architettura di questa bevanda iconica attraverso le diverse sale. L'immensa vigna di Penedès deve avere delle fate da giardino, ho annotato nel mio diario di viaggio dopo avere trascorso parte del pomeriggio in visita ad alcune delle attrazioni dell’Itinerario di Miravinya: cinque punti panoramici con magnifiche viste su un paesaggio ricoperto di viti dell'Alt Penedès punteggiato da muretti a secco e casupole. Concludo la giornata con una degustazione verticale in una delle leggendarie cantine di Penedès, dove imparo ad apprezzare le sottili sfumature che il trascorrere del tempo impartisce al vino.
Catànies di Vilafranca
Ieri era tutto incentrato sulla storia del Cava, ora è il momento del Vinseum a Vilafranca del Penedès: un museo dedicato alla produzione del vino in Catalogna, ospitato in un'antica residenza di fronte alla basilica di Santa Maria. Non è facile decidere tra le grandi esperienze proposte alle cantine del Penedès, con diverse visite a tema, attività e degustazioni. Opto per un abbinamento di vino e formaggio, che mi offre la gamma sfumata di questi vini nati così vicino al mare. Prima di lasciare Vilafranca del Penedès, vado in un negozio di dolci e acquisto qualche scatola di catànies, un dolce tradizionale a base di mandorle tostate, caramellate e ricoperte di cioccolato.
Buon formaggio
Dopo tutte le emozioni, una visita ad alcuni artigiani che producono formaggio di montagna riporta il nostro battito cardiaco alla normalità. Il nostro obiettivo è conoscere il processo di produzione e assaggiare le prelibatezze di alcuni produttori di formaggi che hanno vinto prestigiosi premi come il World Cheese Award. Prima di concludere la giornata a El Pallars Sobirà, faremo una deviazione di pochi chilometri per visitare la pittoresca cittadina di Gerri de la Sal, dove visiteremo il centro storico fortificato, un monastero dell'XI secolo, un ponte medievale e le saline con il l’Alfolí, monumenti censiti come Beni di Interesse Culturale Nazionale.
Escursioni a Colomèrs
Nel suo Viaje al Pirineo de Lérida (Viaggio ai Pirenei di Lleida) Camilo José Cela scrisse che le gambe sono le ali del cuore. Camminare sui sentieri è uno dei modi migliori per esplorare il territorio, motivo per cui nel pomeriggio, partendo da Salardú, faremo un'escursione per esplorare una meraviglia della natura: la più grande area lacustre dei Pirenei, ovvero il circo Colomèrs, situato all'interno del Parco Nazionale Aigüestortes i Estany de Sant Maurici. L'intero percorso tocca sette laghi glaciali, ma noi non siamo così ambiziosi: ci limiteremo a salire fino al rifugio. Lungo il sentiero incontreremo due laghi, diversi ruscelli, ponti e formazioni rocciose di ogni tipo. Una volta al rifugio, ci sediamo a sorseggiare un caffè ammirando la vista dell'Estany de Colomèrs e delle vette delle montagne circostanti che in esso si rispecchiano. Questo vuol dire sentirsi in pace. Un paio di percorsi ad anello (uno breve e uno lungo) partono dal rifugio e collegano i diversi laghi. Concludiamo la giornata con una olha aranesa: una zuppa abbondante e deliziosa, tipica della cucina della valle, che ci aiuta a ricaricare le batterie.
Una passeggiata nel bosco
A Senterada passeggiamo nella foresta con una guida botanica che, tra leggende e tradizioni, ci insegna a riconoscere erbe e funghi e a preparare diverse ricette, come le conserve. La valle di Àssua è il luogo ideale per conoscere il lavoro dei pastori, accompagnando uno di loro con il gregge o visitando un eco-museo che illustra le peculiarità di questa professione. La fine della tappa è la Vall del Boí: tra le montagne del romanico patrimonio dell’umanità pascola il vitello biologico dei Pirenei, una carne molto apprezzata nelle cucine più selezionate.
Villaggi di La Cerdanya
Ci dirigeremo verso La Seu d'Urgell, dove dopo aver visitato la Cattedrale di Santa Maria - unica cattedrale interamente romanica ancora in piedi in Catalogna - avremo il piacere di assaggiare alcune specialità locali, come i formaggi di Alt Urgell i la Cerdanya DOP, l'unico formaggio a denominazione di origine protetta della Catalogna. Saranno i produttori stessi a raccontarci come vengono fatti e, cosa ancora più interessante, a farcene conoscere il sapore. Nel pomeriggio, faremo un giro in automobile toccando alcuni dei piccoli villaggi in pietra di La Cerdanya. Sono luoghi dai nomi brevi e suggestivi, come Talló, Prullans, Pi, Bor, Riu, Alp e Urtx, incastonati sotto le vette del Parco naturale Cadí-Moixeró. Sul lato sud del parco, arroccato sopra una corona di abeti e faggi, si erge il maestoso Pedraforca, una delle vette più iconiche della Catalogna. Tra Puigcerdà, paese con un bellissimo lago, e Figueres, le strade corrono all'ombra dei Pirenei e offrono motivi in abbondanza per fermarsi: le fontane di Llobregat e le colonie industriali di Castellar de n’Hug, la facciata romanica di Santa María de Ripoll e Castellfolit de la Roca, paese sull’orlo di una rupe vertiginosa.
Passato e futuro
La colazione in hotel comprende yogurt e kefir di latte biologico proveniente da una fattoria che lavora con l’agricoltura rigenerativa. L’interesse a conoscere meglio questa pratica, così strettamente legata al benessere della terra, ci spinge a iscriverci a un’attività di permacultura, un’autentica filosofia legata alla sostenibilità che ricerca l’armonia con la natura. Dopo aver acquistato i biscotti di Camprodon e gli insaccati tipici di La Cerdanya, bull, bisbe e pa de fetge, facciamo un’ultima sosta prima di dirigerci verso La Garrotxa. Il Museo etnografico di Ripoll si occupa di conservare la memoria delle tradizioni e dei mestieri e dimostra che è necessario conoscere il passato per capire chi siamo.
Una cattedrale romanica
La Seu d'Urgell è una città con un interessante patrimonio legato al suo status di diocesi, di cui il più grande esempio è la Cattedrale di Santa María, l'unica cattedrale interamente romanica della Catalogna. Percorriamo la strada panoramica che collega la Seu d'Urgell con Gósol, lungo un percorso che serpeggia tra le pinete che segnano il confine occidentale del Parco naturale Cadí-Moixeró. I primi raggi di sole smaltano le pareti color miele delle località che sfioriamo lungo il percorso: tra gli altri, El Ges, Adraén, Fórnols, Cornellana e Tuixent, pittoreschi villaggi in pietra i cui abitanti si sono abituati a vivere in alta quota e in relativo isolamento.
Portlligat e Cadaqués
Uno dei punti di transito su questa vecchia via commerciale, che va da Portbou a Blanes, è la bellissima cittadina di Portlligat, alla quale si accede tramite una strada panoramica da Cap de Creus. Dalí e Gala si sposarono in questo modesto villaggio di pescatori e vi rimasero a vivere per oltre trent'anni. In una visita alla sua casa-museo, dall’architettura labirintica, ci rendiamo conto che Dalí era surrealista non solo nella sua arte, ma anche nella sua vita. Trascorreremo il pomeriggio passeggiando nella pittoresca cittadina di Cadaqués. Al tramonto, cercheremo rifugio in un ristorante dove gusteremo un delizioso assaggio di pesce locale e vini della DO Empordà.
I monumenti di Lleida
La giornata inizia con un'abbondante colazione, a base di pa amb tomàquet (pane e pomodoro), con olio d'oliva della D.O.P Les Garrigues, insaccati e pere a denominazione di origine protetta di Lleida, e una passeggiata attraverso La Seu Vella, un luogo di culto con una magnifica cupola e un campanile ottagonale alto sessanta metri, che offre una vista panoramica della città e del territorio circostante. Con il Castello del Re - la Suda, La Seu fa parte di un complesso monumentale che ci aiuta a comprendere la storia della città. Si tratta di un territorio di campi coltivati che si estendono fino all'orizzonte, pieno di frutteti e orti da cui provengono gli ingredienti di molti piatti locali. Su queste fertili pianure che circondano Lleida visiteremo il Castello di Gardeny, che nel XII secolo ospitò i soldati Templari che si stabilirono in questa zona. Al castello, viene offerta l’opportunità di vivere la vita di un cavaliere templare per un giorno.
Navigazione didattica
La prima tappa della giornata è a L’Ametlla de Mar, per provare l’emozione di nuotare tra esemplari di tonno rosso del Mediterraneo. Tutte le opzioni disponibili –snorkeling, attività subacquee o visite didattiche – si concludono con una degustazione. Ogni anno la città celebra un festival dedicato al tonno rosso. Nel villaggio di pescatori di L’Ampolla, usciamo a navigare nella baia del Fangar e visitiamo le tonnare per assaggiare ostriche e cozze mentre apprendiamo della fragilità dell’ecosistema che ci circonda.
Rimedi casalinghi
Percorrendo strade vertiginose raggiungiamo Ossera. Vogliamo seguire l’Itinerario degli Aromi e delle Trementinaires, le donne che raccoglievano piante aromatiche per produrre unguenti medicinali. Dopo aver conosciuto la loro appassionante storia, partecipiamo a un laboratorio per imparare a preparare la nostra trementina. Un altro aroma, quello del formaggio, ci porta a La Seu d’Urgell, capitale della D.O.P. Mantega i Formatge de l’Alt Urgell i la Cerdanya. Ogni anno, in ottobre, si tiene la Fiera di Sant Ermengol, con una straordinaria esposizione dei migliori formaggi artigianali dei Pirenei.